Come saranno le case e i palazzi di domani? Di certo somiglieranno, e per legge, un po’ alle case del futuro che diversi decenni fa vedevamo nei cartoni animati.
Viviamo un presente che, anche senza guardare ciò che sta accadendo in politica internazionale, è un presente complicato dal punto di vista climatico. Abbiamo infatti compiuto discreti passi avanti nel cercare di evitare l’estinzione della nostra specie, ma molto è quello che resta da fare per ridurre le emissioni e tentare di riportare nei ranghi l’aumento della temperatura che ormai tanti scienziati danno per inevitabile.
Le soluzioni sono da portare avanti a tutti i livelli possibili. Chiaramente c’è bisogno che i governi centrali delle Nazioni e che gli organi internazionali si muovano per permettere un’effettiva riduzione dei gas inquinanti, in un certo senso anche magari costringendo i cittadini del mondo a fare alcune scelte.
Scelte che adesso hanno un certo peso ma che un domani ne avranno molto di più. Per le case, in Italia come altrove, c’è un obbligo per esempio che va assolutamente conosciuto e rispettato.
A casa tua deve esserci anche questo: le norme da conoscere
Nel nostro Paese esistono alcune norme che indicano come obbligatoria la presenza, per esempio, di pannelli solari. Un modo abbastanza facile per far sì che le nostre attività non abbiano un impatto enorme in termini di produzione di energia. Per quello che riguarda l’Italia, ci sono per esempio nuovi vincoli che entreranno in vigore a partire dall’anno prossimo e che riguardano tutti gli edifici di nuova costruzione. Quindi non solo nuove case, ma anche per esempio i nuovi edifici pubblici.
Per chi pensa che questo obbligo sia solo un inutile costo aggiuntivo, abbiamo deciso oggi di andare a vedere quello che succede al di fuori dei nostri confini: nel Regno Unito. Il segretario all’energia ha appena annunciato che all’interno della nuova versione del Future Homes Standard che verrà pubblicato nel corso di quest’anno, verrà richiesto a milioni di nuove case di avere una parte di superficie di tetto o di altra superficie possibile coperta da pannelli solari.
All’inizio, perché di pannelli solari sui tetti si parla da tempo anche nel Regno Unito, l’idea era quella di pretendere un 40% di superficie del tetto coperta da pannelli solari. Nella nuova versione non c’è più, spiega il segretario Ed Miliband, l’obbligo al 40%, ma escluse situazioni in cui realmente non è possibile installare i pannelli solari, si richiede che almeno una parte della superficie venga utilizzata per produrre energia.
Come accennavamo prima, anche da noi ci sono questo genere di nuovi obblighi: a partire dall’anno prossimo gli edifici pubblici e commerciali di nuova costruzione dovranno possedere i loro pannelli solari; dal 2027 saranno invece obbligati gli edifici pubblici e commerciali che sono già esistenti; e a partire dal 2029 l’obbligo diventerà per tutti gli edifici residenziali che verranno costruiti.
Siamo così in linea con quello che è l’obiettivo e il calendario europeo da cui la normativa prende le mosse. È chiaro che installare pannelli solari può avere un costo iniziale ma, a conti fatti, potrebbe invece diventare non solo un ottimo modo per far del bene all’ambiente ma anche per avere bollette meno salate.
