Microsoft ha già fatto dei licenziamenti importanti in tutta l’azienda ma a quanto pare era solo l’inizio: altre realtà in Xbox sono a rischio.
Con l’apertura di un nuovo anno fiscale lo scorso 1 giugno 2025 ecco che Microsoft, una delle aziende più grandi del mondo e non solo nell’ambito tech, ha deciso di prendere misure piuttosto dure per abbassare ulteriormente i costi e per allargare sempre di più la visione aziendale in ogni contesto, anche quello ovviamente legato al mondo dei videogiochi, che non è certo piccolo per una compagnia del genere.

Investimenti pesanti sull’IA, la parolina magica per la quale tutti sono impazziti e su cui Microsoft sta investendo più di ogni altra realtà, alla ricerca di quello che potrebbe essere il Santo Graal di questo secolo: una IA Generativa di alta fascia che possa dominarle tutte e portare dei guadagni assolutamente importanti alla compagnia che per prima riesce ad arrivarci.
In nome della conversione di costi, attenzione e risorse ecco che 9000 anime sono state tagliate dalla compagnia. Alcune ovviamente anche nel settore dei videogiochi, con diversi progetti che sono stati cancellati del tutto e uno studio di sviluppo importante come The Initiative che ormai non esiste più insieme al suo Perfect Dark, che dopo anni di sviluppo è finito nel cestino. E ora?
Non sono finiti i tagli interni a Xbox
Nelle ultime ore sono spuntati dei report di vario genere e varie fonti che parlerebbero di ulteriori tagli in arrivo per la compagnia, che continuerà sempre di più a investire su questa transizione e liberare ogni fondo possibile da delocalizzare verso la corsa all’IA Generativa.

E questo potrebbe mettere a rischio altre realtà nel mondo dei videogiochi, soprattutto quelle non particolarmente produttive. Da Jez Corden di Windows Central a Tom Warren di Verge, in tanti stanno riportando come i vertici della compagnia non avrebbero certamente esaudito la loro visione e continueranno a tagliare le parti meno produttive di Xbox per reinvestire risorse nell’IA. Intanto segnaliamo un’esclusiva Playstation scomparsa nel nulla.
Impossibile fare dei nomi o puntare il dito verso qualcuno, anche perché sarebbe crudele. Non che Microsoft possa essere influenzata da una nostra eventuale lista di progetti da chiudere, figuriamoci, ma perché vorremmo che tutti i giochi venissero pubblicato e avessero il successo che merito anche grazie ai loro sviluppatori.
Certamente però sono a rischio tutti quei prodotti che stanno impiegando ormai troppi anni per prendere forma, oppure le realtà che hanno da poco pubblicato un gioco che non sia andato proprio benissimo.





