Documento segreto sul Game Pass finisce online: cosa sta facendo Microsoft

Come funziona davvero il Game Pass? Ve lo siete mai chiesto? Bene, perché online ora circola un documento che ci permette di guardare dietro le quinte.

Proprio in questi giorni sembra essere scoppiata online l’ennesima polemica che riguarda il servizio in abbonamento organizzato da Microsoft, l’Xbox Game Pass. Un servizio in abbonamento che, guardandolo dal punto di vista degli utenti finali, con una cifra che è paragonabile all’acquisto di un piccolo gioco indipendente al mese, consente invece di giocare anche con quei titoli che, a volerli acquistare, costano in media ormai 80 euro.

logo xbox e uomo che spia
Documento segreto sul Game Pass finisce online: cosa sta facendo Microsoft – videogiochi.com

Quello stesso servizio in abbonamento che, e qui sta la polemica, secondo alcuni developer non è però qualcosa di sostenibile per Microsoft, né di giusto nei confronti proprio dei developer, né tantomeno di salutare per l’industria nel suo complesso. Ma, polemiche a parte, vi siete mai chiesti come funzionano gli accordi dietro le quinte che si fanno per portare un gioco sul Game Pass? Come succede spesso, sono le fonti trasversali a poterci dare le notizie che ci mancano.

Come funzionano davvero gli accordi per il Game Pass?

Quello che sappiamo del Game Pass è che Microsoft costruisce degli accordi con i publisher e con i developer. Questi accordi in pratica sono dei classici accordi di licenza per cui un titolo, per un tempo variabile, rimane presente e disponibile agli utenti che hanno un abbonamento attivo. Per la licenza Microsoft paga una cifra variabile. Una cifra variabile chiaramente in base al potenziale del gioco. Un titolo indipendente costa, in termini di licenza, meno rispetto a un grande titolo tripla A.

schermata del CV di un ex membro di microsofot che spiega quanto costano gli accordi per il game pass
Come funzionano davvero gli accordi per il Game Pass? (foto linkedin) – videogiochi.com

Ma di che tipo di accordi economici si parla? Questo è uno di quei dettagli che né Microsoft né Xbox sarebbero ben disposti a diffondere.

Ma per una coincidenza, uno degli ex membri di Microsoft che sono stati coinvolti nei recenti licenziamenti ha aggiornato il proprio curriculum su LinkedIn e così facendo ci permette di guardare a quelli che sono alcuni dei numeri che girano quando si parla di Game Pass.

Nella sua posizione di Senior Business Development Manager, Iain MacIntyre ha scritto infatti di aver negoziato oltre 500 accordi “in un range tra i 50.000 dollari e gli oltre 50 milioni, assicurando sia titoli di successo indie sia titoli tripla A per il Game Pass“.

Sul suo curriculum poi chiaramente c’è scritto il lavoro fatto per far crescere la piattaforma fino ai 30 milioni di utenti, ma quello su cui molti si sono concentrati è stato proprio questo passaggio che riguarderebbe le cifre spese per i giochi sul Game Pass.

Un ampio range di prezzo negli accordi che chiaramente copre sia le produzioni molto piccole, magari le opere prime di team molto indipendenti ma che hanno del potenziale, sia quei giochi più importanti che spesso troviamo sulla piattaforma.

E qualcuno online, e noi siamo d’accordo, ricorda anche come questo modo di descrivere gli accordi sia in linea con quello che era emerso nel famoso processo contro la FTC, durante il quale diversi documenti sfuggirono di mano e finirono al pubblico. Non ci sono, o almeno così sembra, bonus ulteriori rispetto al pagamento che viene fatto per la licenza.

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