Ogni anno Microsoft investe cifre enormi per tenere il Game Pass come miglior abbonamento del mondo, ma quanto è costo il Red Ring of Death?
Buono o cattivo, sostenibile o non sostenibile, una manna dal cielo oppure la fine di tutto, ottimo per il futuro dell’industria oppure catastrofico. E’ stato detto di tutto e di più sul Game Pass, l’abbonamento confezionato da Microsoft per annichilire la concorrenza e convertire tutti a un servizio che un po’ come Netflix, trasforma tutti gli appassionati di videogiochi in fruitori di una libreria sterminata e continuamente in aggiornamento.
Ogni mese sul Game Pass vengono aggiunti dei titoli, certe volte di terze parti tramite accordi commerciali, oltre che quelli degli studi di Microsoft che vengono lanciati al day one su questo servizio e ci rimangono per sempre. Ci sono poi anche delle uscite quando l’accordo scade tra le parti, ma non è questo il punto. Ogni anno soltanto per portare giochi di altri studi sul proprio abbonamento significa per Microsoft investire una cifra titanica.
Si parla addirittura di 1 miliardo di dollari all’anno, con accordi che vanno dai 50mila euro ai milioni e milioni per ogni singola licenza da “affittare”. Una cifra titanica che ci permette di comprendere perché ora tanti giochi Xbox arrivino anche su PS5, dove vendono a prezzo pieno. E ora una domanda curiosa: il Game Pass costa più o meno di quanto Xbox ha dovuto sborsare in seguito al problema del Red Ring of Death?
La cifra che Xbox ha investito per risolvere il Red Ring of Death
Il Red Ring of Death, ovvero l’anello rosso della morte, è stato un problema tecnico enorme che ha colpito milioni di Xbox 360 in tutto il mondo. Ad un certo punto durante l’utilizzo quando si verificava questo errore semplicemente significa che la propria console era andata, finita, morta. La causa, si scoprirà dopo grazie agli ingegneri della compagnia, era un problema ai connettori della GPU.
Con continui sbalzi termici e connessioni non proprio eccellenti ecco che certe volte i connettori fondevano o si staccavano, creando l’infausto Red Ring of Death che ha distrutto milioni di giocatori. In tanti immediatamente si rivolsero a Microsoft per delle riparazioni o delle sostituzioni, con la compagnia che per evitare ulteriori danni di immagine investi cifre enormi per assicurare un servizio di alto livello.
“Ci è voluto un po’ per capire cosa stesse succedendo”, ha ricordato l’ex dirigente di Xbox Peter Moore ai microfoni di The Game Business. “L’unica cosa che dirò sempre è che per noi questo è stato un momento decisivo”.
In particolare per il dirigente “se non avessimo fatto quello che abbiamo fatto, no credo che il marchio Xbox esisterebbe oggi“, ha dichiarato Moore. Ma quanto è costato riparare tutte le console difettose e assistere i clienti insoddisfatti? Circa 1.15 miliardi di dollari.
Una cifra enorme, che di fatto supera quanto spende Microsoft per accordarsi con gli studi di terze parti per riempire il Game Pass di titoli, ma comunque inferiore ai costi totali necessari per tenere il servizio aperto e funzionante. Una cifra enorme che ancora una volta ci spinge a riflettere attentamente. Nel mentre vi ricordiamo che Nintendo vuole evitare il problema che ha bloccato Playstation.
“Abbiamo ritenuto che fossero soldi ben spesi per mantenere un marchio che avevamo costruito e che ritenevamo avesse un’enorme vitalità per il futuro, e ovviamente ce l’ha”, ha detto. “Per fare del bene ai giocatori“.
