Ogni volta che vivere diventa più costoso ecco che Fortnite sorride e vede i giocatori aumentare: lo strano collegamento tra supermercato e GAAS.
Sono stati anni difficili e davanti abbiamo un futuro ancora più dubbioso e complicato. Come tutti ben sapete infatti stiamo vivendo l’ennesimo periodo di recessione quasi totale, con milioni di persone che anche solo 5-6 anni fa che vivevano una vita dignitosa e che ora si ritrovano immediatamente sull’astrico dopo aver perso il lavoro e completamente la terra da sotto i piedi.

Oggi vediamo ogni giorno il valore del nostro sudatissimo denaro sparire, evaporare improvvisamente. Il lunedì paghiamo un pezzo di pane e già il sabato lo stesso prodotto costa 10-20 centesimi in più, e così ogni paio di mesi. Tra guerre devastanti, decisioni politiche controverse, insicurezza per il futuro, crisi economica, occupazionale, dei valori.
E inevitabilmente questa situazione così complicata e controversa sta ovviamente avendo un effetto importante sui comportamenti degli italiani quando fanno la spesa ad esempio. Con beni primari come pane, pasta, olio, verdura, carne e pesce che sono rincarati in modo importante, ecco che si spende di più per meno. E questo ha un effetto domino sulle abitudini di consumo degli italiani e di tutti gli esseri umani, anche per il mondo del gaming.
Come Fortnite e i GAAS guadagnano nei momenti di crisi
Ogni volta che c’è un momento di crisi importanti inevitabilmente si registra una flessione per quanto concerne il consumo dei videogiochi. Se è difficile arrivare a fine mese e pagare l’affitto come si può pensare di comprare una PS5 a oltre 500 euro e tanti giochi al day one a 79.99? Ecco quindi che i giocatori hanno due scelte: smettere di giocare o ridurre a zero la spesa per il gaming buttandosi sui live service.

Mat Piscatella, direttore esecutivo del colosso della ricerca Circana, nonché un analista veterano del settore videoludico, ha riportato che la spesa per gli abbonamenti ai videogiochi negli Stati Uniti ha raggiunto il massimo storico proprio in questi mesi di crisi economica importante.
“Mi sembra che la pressione dei prezzi più alti nelle categorie di spesa quotidiana, come il cibo, e l’incertezza economica generale abbiano spinto la gente a cercare il valore in queste esperienze“, ha scritto sul suo account ufficiale. Qui abbiamo risposto a una domanda importante: ma Microsoft ci guadagna col Game Pass?
Oggi l’appassionato di gaming non può o comunque non può spesso permettersi un titolo premium a 79.99 euro. Ecco quindi che scoppiano i giochi gratis, popolari in cui spendere è opzionale e può essere fatto su base saltuaria e volontaria: più la vita costa e più Fortnite e gli altri GAAS guadagnano.





