Non sembra possibile eppure a conti fatti è successo: questo gioco enorme ha 5.5 milioni di fan e ancora non è andato in paro con i soldi spesi.
Come si dovrebbe valutare il successo di un videogioco? Le metriche principali sono quelle che riguardano le copie vendute, il numero di utenti contemporaneamente presenti online e, soprattutto per quello che riguarda i prodotti su PC, i valori che si raggiungono su Steam.
E ogni videogioco ha, dentro di sé, uno studio di quella che potrebbe essere una buona performance, una performance media o una brutta performance. Perché il successo è qualcosa che va previsto e verso cui occorre lavorare. Giochi diversi hanno target diversi.
Ma come si fa a ritenere che 5.5 milioni di giocatori in poco più di un anno e mezzo non siano sufficienti a garantire il successo? Eppure è quello che sta succedendo.
Se 5.5 milioni di giocatori non bastano a dirti che hai fatto un buon lavoro, siamo nei guai
I videogiochi sono prodotti che, per esempio come i film e le serie TV, hanno bisogno di un tempo variabile per passare dalla prima idea al prodotto finale. Lungo questo percorso se ne vanno moltissimi soldi. Anche se moltissimi è un termine dal valore altalenante.
Per un team di sviluppo piccolo anche poche migliaia di euro sono moltissimi soldi, per un team enorme siamo nell’ordine dei milioni. Il risultato finale deve quindi riuscire innanzitutto a rientrare di quella spesa e a fornire anche denaro a sufficienza perché i membri del team di sviluppo possano continuare a sopravvivere e continuare a lavorare in una maniera un po’ più serena rispetto magari a quanto hanno fatto trattenendo il fiato in attesa dell’uscita ufficiale.
Ma proprio il metro con cui si valuta il successo potrebbe decretare la crisi di tanti prodotti e di tanti videogiochi. Esemplare è quello che sta succedendo adesso a Lords of the Fallen di CI Games. Nonostante il gioco infatti abbia raggiunto 5.5 milioni di giocatori, non siamo ancora arrivati al punto in cui il gioco è rientrato delle spese. L’annuncio da parte del CEO del team di sviluppo sembra una celebrazione ma, guardando in controluce, ci si accorge di come sia un incubo, il segnale che c’è qualcosa che non va nel modo in cui i videogiochi vengono prodotti.
E anche se Tyminski dichiara di essere a pochi passi dall’andare in pari, l’idea che si debba superare questo numero stratosferico per andare in pari fa riflettere.
Il gioco è presente sul Game Pass, e qualcuno direbbe che forse è colpa del Game Pass se ancora non siamo arrivati a un buon risultato economico. Ma c’è anche da dire che per esempio in alcune parti del mondo il titolo ha un prezzo fuori budget per tantissimi.
E torniamo alla questione che è quella che ci portiamo dietro da un po’: i prezzi dei videogiochi, il valore che i giocatori danno ai videogiochi e i costi di sviluppo che non viaggiano sulla stessa lunghezza d’onda.
