Vi ricordate quando parlavamo di Concord come del flop più rumoroso mai visto? C’è un titolo che si è appena guadagnato il titolo poco invidiabile di Concord del 2025.
Anche se forse non era questo il modo in cui i developer di Concord avrebbero voluto che il loro gioco passasse alla storia, ormai possiamo utilizzarlo come pietra di paragone ogni volta che qualcuno sbaglia in maniera talmente tanto clamorosa da portare a frettolose chiusure, abbandoni e, conseguenza che ora si vede con spiacevole regolarità, posti di lavoro persi.

Siamo a metà del 2025 e forse abbiamo già trovato quello che possiamo considerare il nuovo Concord. A sua discolpa il progetto stavolta è durato un po’ più delle due settimane circa dell’originale. Ma il risultato non cambia. E la domanda neanche: come facciamo a sbagliare così?
Un altro Concord si schianta dopo 6 settimane
Sì, se quella di Concord è una storia che ai developer può aver insegnato qualcosa, c’è qualcuno che dovrebbe tornare a studiare. Questo perché, dopo neanche due mesi, 1047 Games ha deciso di riportare Splitgate 2 al livello di beta. Dopo un lancio piuttosto problematico, recensioni che lo hanno distrutto e una polemica che ha avuto al centro il CEO del team di sviluppo, Splitgate 2 torna a quanto pare ai box. Box da cui, e in realtà sono parole degli stessi developer, forse non sarebbe dovuto neanche uscire.

Parlando con i colleghi di IGN, per esempio, il CEO Ian Proulx ha dovuto ammettere che il gioco, nelle condizioni in cui è stato lanciato, “non è un prodotto finito ancora“. Illuminante, sempre dal racconto del CEO di 1047 Games, un thread su Reddit in cui un utente frustrato ha dato la stura ai commenti di tanti altri giocatori e giocatrici che hanno preso la palla al balzo per raccontare tutto quello che secondo loro andrebbe rivisto e corretto.
Per poter lavorare come si deve, per risolvere per esempio i molti bug ancora presenti e per inserire le funzioni che i giocatori avrebbero voluto vedere come minimo sindacale, il gioco viene quindi riportato indietro, anche se il CEO sottolinea che non ci saranno rimborsi per quelli che hanno acquistato gli oggetti aggiuntivi rispetto al titolo che di per sé è free-to-play.
Che cosa però ci ha consegnato un gioco in queste condizioni? Uno dei motivi molto probabilmente è stata la paura, qualcosa che Proulx ammette, riguardo i leaks che hanno convinto il team di sviluppo a lavorare in segreto per un tempo forse troppo lungo prima di far incontrare ciò su cui stavano lavorando quantomeno a un team di beta tester.
Stavolta sembra che la lezione sia stata imparata almeno in questo e il CEO promette che lo sviluppo avverrà a stretto contatto con la community, una community che ha a quanto pare le idee estremamente chiare.
In tutto questo, però, purtroppo c’è da registrare la chiusura del primo Splitgate. Il denaro rimane una questione da risolvere e anche 1047 Games si trova a questo punto costretto come team di sviluppo a operare come abbiamo già visto altrove: alcuni membri sono infatti stati resi superflui e il primo gioco viene spento in maniera tale da poter recuperare il denaro dei server. Altri giochi che spariscono.
Con la speranza che nel 2026, quando Splitgate 2 dovrebbe tornare, il gioco sia finalmente quello che la community avrebbe voluto dall’inizio.





