K-Pop Demon Hunters conquista Netflix: 3 idee per farci un videogioco

K-Pop Demon Hunters sta continuando a macinare record su Netflix e nelle classifiche musicali. Ma quanto ci vuole per trasformarlo in un videogioco?!

Se c’è qualcosa che possiamo imparare dal successo stellare che sta continuando ad avere K-Pop Demon Hunters, il film in cui un gruppo di cantanti pop coreane nasconde una doppia identità da cacciatrice di mostri, è che il pubblico va dove c’è la qualità.

scena del film kpop demon hunters con le protagoniste che fanno facce buffe
K-Pop Demon Hunters conquista Netflix: 3 idee per farci un videogioco – videogiochi.com

E dentro K-Pop Demon Hunters di qualità ce n’è da vendere, a partire dalla colonna sonora, diventata un vero e proprio caso nelle classifiche musicali americane, passando per la raffinatezza delle animazioni e per l’originalità della storia stessa. La dimostrazione che non abbiamo bisogno di capitoli 3, remake, remaster, spin-off.

Quello che serve sono idee buone costruite lasciando che i creativi facciano il loro lavoro nel modo migliore possibile. E il successo di K-Pop Demon Hunters è tale che online c’è chi ora sogna anche un videogioco. Ma sarebbe possibile?

Come sarebbe un videogioco ispirato a K-Pop Demon Hunters?

La dimostrazione che il pubblico di K-Pop Demon Hunters non ha ancora smesso di pensare a questo film, e soprattutto alla storia e ai personaggi di questo film, viene dalla quantità sterminata di fanfiction che sono apparse online nel giro di un mese da quando K-Pop Demon Hunters è ufficialmente diventato disponibile su Netflix. E sì, la quantità di fanfiction ci dice qualcosa: quello che ci dice è che c’è potenzialmente tanto spazio per continuare a raccontare le storie di Rumi, Mira e Zoey. Perché non dentro un videogioco?

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Come sarebbe un videogioco ispirato a K-Pop Demon Hunters? – videogiochi.com

Del resto, dietro le quinte di K-Pop Demon Hunters c’è anche Sony. Non riusciamo a non pensare che qualcuno possa stuzzicare le alte sfere del settore che si occupa dei videogiochi, magari con un titolo tie-in oppure con un videogioco da trasformare in un sequel.

Data la storia, i personaggi e le ambientazioni, la soluzione più facile sarebbe quella di creare un titolo action in terza persona. Del resto, ciascuna delle tre artiste cacciatrici di demoni ha la propria personalità e soprattutto ha una propria arma e uno stile specifico nel combattimento.

L’idea di poterne impersonare una e lottare contro orde di demoni esteticamente belli come quelli visti nel film ci stuzzica non poco.

Essendo poi tre personaggi, la soluzione potrebbe anche essere alla Final Fantasy: un titolo action con elementi tattici, magari a turni, in cui ciascuna delle protagoniste sfodera le proprie armi ed esegue le proprie tecniche più distintive. Provate a immaginare questa potenza ma con le cacciatrici.

 

Un’altra alternativa che potrebbe trasformare in un successo un videogioco ispirato a K-Pop Demon Hunters potrebbe poi essere ambientato in quel passato che è alla base di alcune delle sequenze visivamente più straordinarie di tutto il film, in cui le cacciatrici di demoni mostrano i loro costumi tradizionali.

Magari in un gioco simile a una delle piccole perle che hanno sostato per circa un anno sul Game Pass: Kunitsugami.

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