Godetevi gli ultimi sprazzi di normalità, perché se le previsioni di questo ex dirigente Google si dovessero avverare avremo un futuro davvero triste.
Come se già il presente non sembrasse abbastanza complicato, ci si mettono anche le previsioni sulla strada che abbiamo imboccato e su quello che quindi rischia di essere il nostro futuro da qui ad almeno i prossimi 15 anni. In un’intervista, uno degli ex dirigenti di Google ha dipinto un’immagine che assomiglia molto di più a un brutto film di fantascienza.

Ma visto che fino a qualche anno fa cose come le macchine volanti e l’intelligenza artificiale sembravano fantascienza e ora sono la realtà, non c’è da tirare fuori i popcorn: c’è solo da tenere gli occhi bene aperti. Perché la nostra capacità di pensare e di riflettere verrà messa a dura prova.
Il futuro non lo riconosceremo, le previsioni di un ex Google
Quando gli esperti parlano occorre ascoltarli, soprattutto quando ci dicono quello che non vorremmo sentire. Ed è per esempio il caso dell’intervista di Mo Gawdat con il podcast “The Diary of a CEO“. Durante questa intervista, Mo Gawdat ha infatti parlato del futuro che ci aspetta già a partire dal 2027 e per almeno una quindicina d’anni. Un futuro che sembra uscito da un romanzo di George Orwell.

Nel corso dell’intervista, Gawdat ha infatti sottolineato come ci troveremo in una specie di distopia in cui l’utilizzo nefasto dell’intelligenza artificiale trasformerà il mondo e metterà in pericolo la nostra stessa sopravvivenza e la nostra essenza di esseri umani. Da qui fino alla fine del 2039, probabilmente, vedremo infatti sempre di più la “moralità dell’umanità” farsi meno importante proprio a causa di tutto ciò che l’intelligenza artificiale permette di fare.
Secondo Gawdat, quello che accadrà sarà che persone con brutte intenzioni utilizzeranno sempre di più l’intelligenza artificiale per prendere in giro, rubare denaro, invadere la privacy dei cittadini e che ci troveremo anche in una condizione in cui poche figure globali molto corrotte manterranno il controllo.
Ma perché la data del 2039? Perché secondo l’esperto dopo questo periodo di incubo vivremo invece qualcosa di molto simile a un’idillica utopia. Un’utopia destinata ad essere a lungo termine. È quasi meglio questo film.
Tutto sta quindi a superare i prossimi 15 anni, con, tra gli annessi e i connessi, anche la scomparsa di tantissimi lavori. E anche in questo, Gawdat risulta lucido nella sua previsione: non ci saranno nuovi lavori ma il lavoro verrà semplicemente svolto dall’intelligenza artificiale anche nel caso dei soggetti in posizione dirigenziale.
Esattamente come sarà il futuro dopo questi 15 anni così duri e difficili se non avremo un lavoro non riusciamo a immaginarlo. La speranza è che, come in qualche film di fantascienza, arrivi qualcuno dal domani a dirci come possiamo bloccare tutto e quale macchina o quale essere umano va eliminato oggi per evitare la catastrofe globale.





