Il nuovo Battlefield 6 ha fatto i numeri con le beta il che ci dice molto sul pubblico degli FPS e il fatto che probabilmente sarà un ottimo gioco è anche un bene per CoD.
I numeri che hanno riguardato la più recente beta di Battlefield 6 ci dicono che c’è un’intera comunità di giocatori pronta a riversarsi sul gioco nel momento in cui sarà completato. Dall’altra parte, chiaramente, c’è Activision con Call of Duty.

E più di qualcuno ha dichiarato che non c’è pericolo che CoD vada in crisi, anche se Battlefield dovesse fare buoni numeri al lancio. Con una frase che purtroppo ci ricorda situazioni molto instabili, si è arrivati a dire che Call of Duty è “troppo grande per fallire“.
Ma secondo qualcuno molto vicino proprio ad Activision e Blizzard, il fatto che il prossimo Battlefield 6 potrebbe risultare un assoluto successo non può che fare bene anche a Call of Duty, ma non nel modo in cui si potrebbe pensare.
Se Battlefield 6 va bene, anche Call of Duty andrà bene
Nel panorama degli sparatutto in prima persona, Call of Duty domina ormai da diverso tempo, e periodicamente parliamo degli aggiornamenti che arrivano all’interno dell’ultimo capitolo disponibile. Ma c’è da registrare anche tutto quel moto sotterraneo di insoddisfazione che, anche se con i numeri non sembra, è comunque presente. L’arrivo di un Battlefield di altissima qualità, ed è questo quello che stanno sottolineando i tantissimi giocatori, potrebbe in qualche modo mandare in crisi l’impero di Call of Duty?

Come voce fuori dal coro, Mike Ybarra spera che sia veramente questa l’occasione per cui Battlefield “si mette sotto i piedi” Call of Duty. Di certo, Ybarra ci ha abituato a prese di posizione che a volte sembrano un po’ estreme. Ma in questo caso potrebbe avere ragione. Perché i numeri di Call of Duty sono legati sostanzialmente al fatto che manca una concorrenza fatta come si deve.
Nel momento in cui dovesse esserci questa concorrenza, potrebbe dare agli sviluppatori che si occupano di CoD un motivo per smetterla di essere “pigri”. E in effetti, anche nel modo in cui Battlefield si propone a livello di marketing, viene sottolineata la differenza con Call of Duty nel fatto di volersi mantenere il più possibile nell’ambito del realismo ed evitare abilità assurde e poco plausibili. E magari mettere QUESTA mappa.
La posizione di Ybarra, condivisa con il popolo sui social, ha chiaramente aperto una discussione piuttosto accesa e sono tanti quelli che pensano che alla fine per Call of Duty non cambi niente.
Esempi che vengono fatti sono quello successo nel 2016 con Infinite Warfare contro Battlefield 1: alla fine Call of Duty è risultato comunque vincitore. Ma non è strettamente necessario che Battlefield 6 demolisca la player base di Call of Duty.
Battlefield will boot stomp CoD this year. But the real win here is CoD won’t be lazy anymore, and we’ll all get better FPS games for it.
— Mike Ybarra 😇 (@Qwik) August 8, 2025
Quello che conta è che i numeri dimostrino agli sviluppatori e ad Activision che il pubblico si è stancato delle assurdità e che vuole un gioco fatto come si deve. Potrebbe essere allora proprio Battlefield 6 a dare la spinta a Call of Duty per cambiare quello che non piace più ai giocatori.





