Finalmente abbiamo il videogioco di Cowboy Bebop che sognavamo

L’anime che ci ha fatto amare il jazz ha finalmente un videogioco che possiamo giocare. Cowboy Bebop torna in grande spolvero.

Nel passato tanti dei grandi videogiochi erano prodotti derivati che servivano soprattutto ad attirare i fan di film e serie TV, animati o meno. E uno dei prodotti tra i più graficamente piacevoli nonché innovativi che ci sia capitato di vedere arrivare dal Giappone, da cui ammettiamolo arriva sempre tanta roba buona da vedere, era Cowboy Bebop.

personaggi di cowboy bebop
Finalmente abbiamo il videogioco di Cowboy Bebop che sognavamo – videogiochi.com

Una serie animata che tra l’altro ha avuto il pregio di accompagnarsi a una colonna sonora rimasta impressa, composta da Yoko Kanno e The Seatbelts, che produceva una stranissima e piacevolissima versione del jazz. Quando uscì la serie c’era anche un videogioco, assoluta esclusiva per un ristrettissimo numero di utenti, ma adesso ce l’abbiamo e possiamo giocarlo tutti.

Dopo vent’anni finalmente c’è il videogioco di Cowboy Bebop anche per noi

Era il 2005 quando Bandai in qualità di publisher cercò di portare il videogioco esclusiva PS2 dedicata a Cowboy Bebop a un pubblico internazionale. In realtà poi, non sappiamo bene perché, nonostante il successo della serie animata si fece marcia indietro e il gioco rimase quindi esclusiva non solo della console Sony ma anche del pubblico giapponese.

spike nel gioco di cowboy bebop
Dopo vent’anni finalmente c’è il videogioco di Cowboy Bebop anche per noi – videogiochi.com

Ora, grazie al lavoro di un modder, che ha reso il suo lavoro disponibile attraverso GitHub, c’è una traduzione fan-made in inglese di tutti i testi presenti all’interno di Cowboy Bebop: Serenade of Reminiscence sotto forma di patch.

Se però vi aspettate un gioco che in qualche modo sia all’altezza con quello che c’è adesso in circolazione, trattenete l’entusiasmo. Il gioco infatti per lo più si svolge come un picchiaduro con intermezzi di sparatorie ma è anche punteggiato da diverse meccaniche molto interessanti e all’avanguardia che varrebbe la pena di riprendere ed esplorare ulteriormente. In senso inverso, abbiamo la serie anime di Sekiro.

O che forse sono già state riprese. Perché per esempio il modo in cui le combo vengono messe a segno è seguendo un determinato ritmo, il che ricorda molto da vicino quello che succede all’interno di Hi-Fi Rush, neanche a farlo apposta un altro gioco con una colonna sonora indimenticabile.

A rendere però il gioco interessante nel suo complesso il fatto che non era semplicemente un prodotto che ricalcava quello che si era visto nella serie animata ma costruiva una nuova storia, una nuova avventura per i cacciatori di taglie guidati da Spike.

E per quelli che non avessero avuto ancora modo di vedere la serie ve la consigliamo come riflessione estremamente profonda e matura su temi che ci accompagnano ancora adesso. In particolare la serie esplora il tema della solitudine e quello di cosa significhi noia. Se chiedete a noi, tenetevi invece alla larga da quello che ne è stato fatto su Netflix.

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