Un videogioco sci-fi che aveva le carte per fare la voce grossa sul mercato è stato cancellato di colpo: tutto sulla demo giocabile.
Un momento veramente delicatissimo e strutturalmente problematico quello in cui versa ora l’industria del videogioco, con sempre più realtà, lavoratori e IP che sono in netta difficoltà e che potrebbero scomparire nel nulla da un momento all’altro, evaporando in uno schiocco come con Thanos in Avengers Endgame. Ma questa volta non è un essere alieno a decretare la loro fine, bensì gli impazienti investitori e le loro analisi di costo e benefici.

Tante realtà che hanno tra le mani qualcosa di speciale e un potenziale gigantesco per poter davvero dire qualcosa di importante e potente improvvisamente vengono tagliate, ridotte, chiuse. E intere saghe che hanno scolpito la storia dei videogiochi e che in un attimo vengono dimenticate da tutto e tutti perché non sufficientemente profittevoli. Spesso solo in teoria tra l’altro.
E questo accade anche con delle nuove IP di cui il mercato odierno avrebbe un maledetto bisogno ma che non riescono a proliferare come dovrebbero perché sempre meno gruppi hanno il coraggio e la giusta dose di follia e pazienza per investire nel nuovo. E ora tra tanti remake e remastered viene chiuso uno studio che sembrava molto promettere e con lui un nuovo videogioco che prometteva parecchio.
Grosso gioco fantascientifico è stato cancellato e lo studio chiuso
L’intero progetto era nelle mani di un veterano dell’industria videoludica. Si parla infatti dall’ex sviluppatore capo di BioWare e produttore esecutivo di Star Wars: The Old Republic Rich Vogel. Un nome non preso a caso dato che si stava lavorando su un prodotto veramente molto particolare che vedeva la presenza anche di persone come il capo sviluppatore di Fallout 76 Mark Tucker e il produttore senior Scott Malone.

Tutti uniti sotto la bandiera di un nuovo studio di sviluppo chiamato T-Minus Zero Entertainment, che dopo un lungo periodo in balia delle onde ha trovato un grande investitore e partner nel gruppo cinese Netease, che però ora ha chiuso il progetto dopo un’analisi sulle “attuali condizioni di mercato”.
“Siamo profondamente grati a NetEase per averci fornito sia ampio spazio che supporto, aiutandoci a trovare potenziali investitori e dandoci il tempo e il budget necessari per sviluppare il nostro gioco in una demo completamente giocabile”, ha affermato Vogel.
Il progetto era un videogioco sci-fi molto particolare che iniziava subito a bomba. Nel pezzo di gameplay esistente e che ovviamente non vedremo mai è possibile “combattere contro un kaiju alto 15 piani per proteggere la città a cui si tiene”. Ricordiamo intanto che ci sarà un’assenza pesante su Battlefield 6.
NetEase ha recentemente ridotto il personale e i progetti, dopo aver investito in diversi studi fondati da grandi nomi del settore tripla A per abbassare i costi totali di gestione.





