Un’idea molto strana e coraggiosa che avrebbe potuto cambiare per sempre la storia di Wolfenstein: la scena non messa nel gioco.
Wolfenstein è un brand potentissimo che ha avuto un ruolo molto importante all’interno della lunghissima e variegata storia dei videogiochi. Castle Wolfenstein è stato il primo capitolo di questa lunghissima saga e che vicino ha un numero che sicuramente vi stupirà: data d’uscita 1981. Parliamo quindi di ben 44 anni passati dalla prima volta che questo particolare mondo di gioco si è presentato.

Nel corso dei decenni sono usciti tanti titoli interessanti con dei videogiochi più o meno memorabili. Certamente la saga dell’ultimo decennio ha convinto quasi tutti grazie a un gameplay abbastanza definito, personaggi potenti, combattimenti memorabili e ovviamente scene assolutamente fuori di testa.
La partenza non è stata delle migliori possibili con Wolfenstein The New Order del 2014, ma già nel 2015 con The Old Blood e poi nel 2017 con The New Colossus le cose sono andate molto meglio sotto tutti i punti di vista. Il recente Youngblood (2019) è stato di nuovo divisivo.
Wolfenstein e la scena fortissima non inserita nel gioco
Quello che più resta incisa nella memoria del videogiocatore che vive questi titoli sono senza dubbio le scene che mischiano perfettamente gore, violenza sopra le righe e humor grottesco, in un mix di iperviolenza comica e banalità del male. Ad esempio quando passiamo molto (troppo) tempo con un invecchiato Adolf Hitler, impegnato a guardare insieme a noi un’opera teatrale in cui si prende gioco del protagonista della saga, BJ Blazkowicz.

La scena si trova in Wolfenstein 2 The New Colossus e per tutto il tempo vediamo il cancelliere del Terzo Reich tossire, sputare, vomitare e addirittura urinare, tra un omicidio e l’altro di attori che non lo hanno convinto appieno.
Il direttore creativo Jens Matthies ha rivelato che l’idea alla base di questa scena con Hitler era quella di renderlo “estremamente fisico, l’opposto di etereo e spirituale”. Ecco perché la scena pone tanta enfasi sulla salute apparentemente cagionevole e sulle funzioni corporee di Hitler. È anche da qui che era nata un’altra idea malsana.
“Ho pensato che forse avremmo potuto mostrare le sue parti intime”, ha spiegato Matthies ai microfoni di Noclip. “Stavo chattando su Slack con Todd Vaughn, all’epoca vicepresidente della produzione di Bethesda, e gli ho chiesto: ‘Uh, pensi che sarebbe un problema se vedessimo il pene di Hitler?’“, racconta il veterano dell’industria. Ricordiamo intanto che c’è stata una scelta storica che renderà GTA 6 davvero speciale.
La risposta è stata “Sì“, ovviamente. Ora Matthies ci scherza anche su: “A volte abbiamo tutti bisogno di essere salvati da noi stessi!”.





