Una IA che è stata presa per fare il Ministro. E stavolta l’idea è stata implementata a due passi da casa nostra.
Il motivo per cui in questo Paese così vicino a noi si è deciso di provare ad avere un ministro che in realtà è un’intelligenza artificiale è in realtà un motivo molto serio. Volendo fare una battuta maligna, forse, tra i tanti lavori che le IA potrebbero portarsi via, i politici, i ministri, i politicanti e i venditori di fumo sono quelle che rimpiangeremo di meno.

Anche perché, volendo tirare fuori un altro luogo comune, si risparmierebbero moltissimi soldi. Di certo, però, costruire un’intelligenza artificiale che possa lavorare come ministro è alquanto complesso. Eppure, a due passi dai confini italiani c’è chi ha deciso di fare questo esperimento. Vedremo come finirà.
C’è un ministro che nessuno può vedere ma che tutti conoscono
In Albania, a quanto pare, c’è un problema di corruzione. Motivo per cui il primo ministro Edi Rama ha deciso di provare a sostituire qualche membro della sua squadra con un’intelligenza artificiale. L’intelligenza artificiale si chiama Diella (una parola che in albanese significa “sole”) e avrà un ruolo molto importante all’interno dell’amministrazione della cosa pubblica albanese.

Sarà la responsabile della distribuzione e dell’appalto dei contratti pubblici alle società private per tutta una serie di progetti importanti per il Paese.
Ma perché la scelta di un’intelligenza artificiale? Proprio perché, essendo creata virtualmente e non essendo quindi un essere umano, non potrà in alcun modo essere corrotta o convinta.
Come dicevamo prima, il problema è che in Albania c’è un grave problema di corruzione con, a quanto pare, moltissime organizzazioni criminali che sfruttano la struttura stessa del Paese per operazioni di lavaggio di denaro sporco.
Dato che l’elevatissimo grado di corruzione si è finora dimostrato l’unico vero grande ostacolo all’ingresso dell’Albania all’interno dell’Unione Europea, nonostante sia a due passi da noi, il primo ministro ha deciso di cominciare ad affrontare in tutti i modi possibili la questione.
Quello che manca da parte dell’amministrazione albanese è un chiarimento riguardo la presenza o meno di un controllo da parte di qualche assistente umano alle scelte che Diella porterà avanti. Il popolo albanese comunque conosce già Diella.
Diventata adesso ministro, in realtà si tratta di un assistente virtuale che sul sito che è la piattaforma generale con cui i cittadini possono interfacciarsi con il governo nazionale, aiuta e assiste nelle richieste e per esempio nella compilazione di documenti. Altre cose che l’IA fa.
È chiaro che siamo di fronte a qualcosa di nuovo e di inaspettato. Qualcosa che forse neanche i fan più puri dell’intelligenza artificiale avrebbero pensato di vedere in tempi così brevi. Importante sarà, oltre agli slogan, vedere come nei fatti Diella si comporterà.
Sappiamo infatti che purtroppo le intelligenze artificiali sono costruite per fornire comunque una risposta e questa risposta tende sempre a essere favorevole all’utente umano che fa domande. Chi si prenderà carico di controllare e di avallare le decisioni di Diella?





