La nuova versione cinematografica di Dune ha stregato il pubblico mondiale ma per Dune 3 le cose potrebbero cambiare in modo drastico.
Per tutta una nuova generazione di cineasti e direttori della fotografia ci sono due film che assolutamente vanno studiati nei minimi dettagli e sono i due capitoli, che per ora compongono quella che diventerà presto una trilogia, di Dune.

Ma Denis Villeneuve, che nonostante avesse affermato di volersi prendere una pausa prima del terzo film è tornato a lavorare, ha deciso di cambiare un po’ le cose.
Per i fan dei film le notizie sono potenzialmente positive o negative a seconda di quello che è il vostro punto di vista riguardo le scelte che sono state fatte e che vedremo visivamente quando il film uscirà.
Intanto si possono però fare alcune ipotesi riguardo quello che sarà effettivamente il prossimo Dune 3. Sappiamo che Denis Villeneuve è un regista cui si può affidare con serenità qualunque progetto dato il suo talento, ma stavolta i fan potrebbero all’inizio non essere troppo d’accordo.
In cosa sarà diverso il prossimo Dune 3
Finora, l’opera di Denis Villeneuve si è concentrata sul racconto di come Paul Atreides arriva sul desolato pianeta di Arrakis e un po’ involontariamente innesca una serie di eventi che sono molto più grandi di lui. Nel prossimo Dune 3, invece, vedremo portato sul grande schermo il percorso di Paul che si trova improvvisamente trasformato effettivamente in un messia, una condizione che per quanto possa essere affascinante vista da fuori in realtà è solo un enorme problema.

Questo cambio, che crea anche un cambio di materiale originale dato che Dune 3 è l’adattamento di un libro diverso rispetto a quelli che finora ci hanno dato i film di Denis Villeneuve, porterà con sé anche un altro cambio che sarà evidente.
Perché accanto a Denis Villeneuve, che rimane comunque alla regia, non ci sarà Fraser in qualità di direttore della fotografia ma Sandgren. Fraser è infatti al momento impegnato nella direzione della fotografia di una pellicola dedicata ai Beatles.
Nel pedigree di Sandgren ci sono film come La La Land e Babylon e, se li avete visti, potete già farvi un’idea di quale sia il lavoro che Sandgren di solito fa in questa posizione.
Ma parte del cambiamento arriverà dalla tecnologia che verrà utilizzata per le riprese. Se infatti finora i primi due film della trilogia erano stati comunque girati in digitale, per Dune 3 si è scelto di passare alla pellicola, o dovremmo forse dire di tornare alla pellicola.
Per Denis Villeneuve si tratta anche di un modo per segnalare come il percorso che intende raccontare con il film sia per lui affine a quello che si trova in uno dei film che sono per lui, e per tutti, tra i migliori mai fatti: Lawrence d’Arabia.
Quello che potremmo vedere è quindi un film in cui al dettaglio portato all’estremo si sostituisce quell’aspetto leggermente più morbido che è dato dalla ripresa su pellicola.
Non solo quindi un ritorno nostalgico al passato quanto una scelta stilistica che tra l’altro non sta facendo solo Denis Villeneuve.
Altri sono i film che per esempio negli ultimi anni hanno scelto proprio la pellicola, tra cui il film dedicato a Oppenheimer e Sinners, che ha sconvolto il pubblico.
Il tema della lenta presa di coscienza da parte di Paul di quello che gli sta accadendo intorno potrebbe comunque influenzare anche la palette cromatica portando, ed è questo quello su cui forse non tutti i fan si troveranno d’accordo, a scelte meno sature e più lunari o forse a qualcosa di simile ad altre pellicole che hanno trattato il tema dell’oscurità umana come Apocalypse Now.





