Annuncio terribile degli esperti: l’IA sostituirà il 50% di questi lavoratori

Nonostante le prove provate che non funziona alcuni esperti prevedono che comunque l’IA si porterà via almeno il 50% di queste categorie di lavori.

Il mondo del lavoro rischia davvero di non essere più lo stesso. Ci sono movimenti importanti che fanno tutti quanti riferimento alla corsa massiccia di tante società all’introduzione di sistemi gestiti dall’Intelligenza Artificiale. Lo scopo dichiarato per questi interventi è quello di aumentare la produttività.

ufficio vuoto con scritta
Annuncio terribile degli esperti: l’IA sostituirà il 50% di questi lavoratori – videogiochi.com

E, aumentando la produttività, chiaramente anche aumentare i guadagni. Ma tutto questo potrebbe avere enormi effetti deleteri su quella stessa forza lavoro.

Secondo una triste previsione, rischiamo di perdere almeno la metà di alcune categorie di lavori proprio perché gli esseri umani potranno essere sostituiti dalle intelligenze artificiali.

C’è modo di evitare questa ecatombe e la crisi globale del mercato del lavoro che ne seguirà? È una domanda a cui ancora pochi cercano di trovare una risposta.

Il mondo del lavoro rischia la crisi vera per colpa delle intelligenze artificiali

C’è chi, tra i fan delle IA, in realtà parla solo di cambiamenti positivi. Le Intelligenze Artificiali sembrano portare nuove prospettive e soprattutto generare nuovi guadagni.

robot in ufficio
Il mondo del lavoro rischia la crisi vera per colpa delle intelligenze artificiali – videogiochi.com

Ma se è vero che forse per alcuni aspetti la rivoluzione dell’Intelligenza Artificiale è simile alle altre rivoluzioni tecnologiche che abbiamo visto e sperimentato, stavolta la corsa spasmodica alla riduzione dei costi per assegni mensili più sostanziosi, ha la possibilità di generare una crisi molto più importante di quando negli uffici sono arrivati i computer e forse anche più grande di quando nelle fabbriche di fine Ottocento sono iniziati a comparire i famosi primi telai a vapore.

A parlarne è Axios in un nuovo report costruito sulle dichiarazioni di una ventina di CEO di altrettante grandi società. Tutti questi CEO, e parliamo di chi per esempio dirige Amazon e Walmart, hanno dichiarato di avere intenzione di ridurre la forza lavoro umana soprattutto nei cosiddetti lavori white collar, da non confondere con i lavori blue collar.

Quindi non gli ultimi degli operai, ma chi si occupa di amministrazione, chi ha responsabilità manageriali. L’Intelligenza Artificiale, quindi, non rischia di togliere il lavoro ai tecnici e a chi svolge attività manuali, ma rischia di trasformare il lavoro di chi gestisce questi soggetti in un lavoro che può essere in parte automatizzato. Meglio parlare con i morti che con una IA.

È chiaro che il tutto si basa sul presupposto che effettivamente le intelligenze artificiali cresceranno in maniera tale da poter essere affidabili.

Ed è su questo aspetto che si può fare ancora una speranzosa riflessione. Per ora, e forse sarà così ancora per un po’, nessuna delle società che hanno implementato l’Intelligenza Artificiale forzatamente nella propria routine lavorativa ha visto quei reali grandi benefici di cui i produttori di intelligenza artificiale parlano come se fosse la realtà dei fatti.

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