Silent Hill continuerà a essere una delle serie di punta di Konami per i decenni a venire? Una domanda che forse ora ha la risposta che i fan volevano sentire.
Quando le giornate cominciano a farsi più brevi tutti tiriamo fuori quei videogiochi che ci danno un brivido lungo la schiena. In questo periodo in particolare i fan del terrore possono godersi il nuovo capitolo della saga di Silent Hill denominato Silent Hill f.

Ambientato in una versione alternativa del Giappone degli anni ’60, ad occuparsi dello sviluppo vero e proprio è stato NeoBards Entertainment. Ma il DNA di Konami è ancora lì e questo ha probabilmente contribuito a trasformare Silent Hill f nel prodotto di successo che è adesso.
Anche se il titolo sembra in alcuni casi allontanarsi dagli stilemi classici della saga, i numeri delle copie vendute ci dicono che i fan del terrore sono soddisfatti di quello che gli è stato dato. Già questo, nel panorama dei videogiochi in cui ci troviamo adesso, è un’ottima notizia.
Ma lo diventa ancora di più se si confrontano i numeri di Silent Hill f con quelli di un altro capitolo. Il che ci permette di guardare al futuro della serie con un po’ più di ottimismo.
Silent Hill f e il remake di Silent Hill 2 stanno facendo la magia per Konami
Dobbiamo ammetterlo, ogni volta che viene annunciato un remake il nostro primo istinto è quello di domandarci se il remake sia effettivamente necessario. Alcune volte sembra infatti solo un goffo tentativo di continuare a fare cassa cercando di stuzzicare sempre gli stessi fan.

Ma se i remake vengono fatti alla giusta distanza dall’uscita dell’originale e con il giusto rispetto si ottengono le performance del remake di Silent Hill 2 costruito da Bloober Team. Un gioco che ha stupito anche i più scettici. E i numeri delle copie vendute lo dimostrano, come pure lo dimostra il punteggio aggregato di Metacritic.
Quest’anno, però, oltre al remake di Silent Hill 2 i fan della nebbia hanno avuto modo anche di lanciarsi in un’avventura tutta nuova: Silent Hill f. E anche questo nuovo titolo della saga di Silent Hill si sta dimostrando un prodotto di successo. Tutto il contrario del Game Pass.
Probabilmente, e questa è l’analisi di diversi esperti, la combinazione tra un ottimo remake e un ottimo nuovo gioco ha creato quel volano di sane chiacchiere che ha convinto giocatori vecchi e nuovi ad acquistare entrambi i prodotti.
Quello che sta succedendo con Silent Hill f e con il remake di Silent Hill 2 è quindi la dimostrazione che certe volte i remake hanno senso e ce l’hanno non solo perché riescono a portare a un nuovo pubblico un gioco di una generazione o due generazioni prima, ma anche perché, nel momento in cui il remake è ben fatto, può essere utilizzato come trampolino per stuzzicare l’interesse per un nuovo gioco.
A patto che, come nel caso di Silent Hill f, il gioco sia ovviamente a sua volta un prodotto di qualità. Questo è il genere di operazione che vorremmo vedere più spesso: due titoli ben fatti che si spalleggiano.





