Sono arrivati nuovi numeri sull’industria del videogiochi e se continua così sarà uno degli ultimi report che vedremo.
Che l’industria dei videogiochi non stia vivendo un grande momento è sotto gli occhi di tutti. Continuano infatti le ristrutturazioni e i team di sviluppo che purtroppo devono chiudere oppure devono ridurre la forza lavoro.

Di contro ci stiamo accorgendo che c’è un movimento di riscossa di team molto piccoli che cercano di costruire esperienze magari più modeste rispetto ai grandi titoli che tutti sembrano voler comprare per darci un po’ di videogiochi d’autore.
Ma, e sono numeri che provengono da un report molto recente, rischiamo di non avercela più, tra non molto, un’industria dei videogiochi che produca titoli grandi e piccoli. La situazione che si sta venendo a creare, infatti, è molto delicata ed estremamente pericolosa. Conviene cominciare a parlarne da subito per cercare di trovare soluzioni che siano durature.
Perché potremmo perdere tutto?
Anche se a noi non sembra, perché del resto agli utenti finali non sembra mai, anche i videogiochi sono un prodotto. Sono il prodotto dell’ingegno di un team di sviluppo ma sono comunque qualcosa che viene realizzato ad un certo costo e che quindi viene venduto ad un certo prezzo.

Abbiamo visto molto di recente come proprio i prezzi stiano diventando un enorme problema. Alcuni titoli ci hanno letteralmente scandalizzato ed è quindi normale, sempre dal punto di vista degli utenti finali, comprare un po’ meno.
Magari scegliere solo tra i due o tre giochi che davvero interessano e aspettare, per gli altri, che ci sia qualche sconto, qualche bella offerta. Del resto anche il resto delle nostre vite è composto da spese e occorre fare scelte.
Secondo un nuovo report pubblicato da Circana, a forza di fare scelte rischiamo di non avere più tra non molto un’industria dei videogiochi. Il motivo è esattamente il fatto che la maggior parte di chi gioca compra pochissimi titoli o fa acquisti all’interno di quei grandi multiplayer come Fortnite e Call of Duty. Paradossalmente quindi è proprio la presenza di queste mastodontiche realtà a rischiare di mettere in crisi tutto il settore.
Come si risolve una questione del genere? Come si fa a convincere quelli che sono malati dello stesso multiplayer un anno dopo l’altro a provare qualcosa di nuovo?
Il compito è sia di chi parla di videogiochi sia delle piattaforme su cui i videogiochi dovrebbero trovarsi. Purtroppo però, nonostante quelli che possiamo considerare sforzi per esempio da parte dei team di convincere tutti gli utenti a tentare qualcosa di diverso, c’è ancora tanta strada da fare per attirare l’attenzione.
Questo significa che improvvisamente dovremmo smettere tutti di giocare Fortnite? Chiaramente se quello è il vostro gioco preferito nessuno deve togliervelo.
Il consiglio, e cerchiamo di farlo anche noi quando vi segnaliamo nuovi titoli un po’ fuori dalle righe, è quello di provare almeno per un po’ a mettere Fortnite in pausa.





