Lo shopping online lo faremo ancora su Amazon tra un po’? Nel momento in cui anche questa piattaforma arriverà da noi sarà guerra aperta.
Dove andate se avete bisogno di comprare qualcosa online? È chiaro che la prima risposta di tutti è quella di andare su Amazon. Perché Amazon si è trasformato in un vero e proprio punto di riferimento e in un luogo in cui tutti, bene o male, possiamo trovare tutto quello che serve e anche quello che non ci serve ma che vogliamo a tutti i costi.
Per alcune categorie di prodotti, anzi, Amazon è forse l’unica strada. Ma c’è in arrivo una nuova piattaforma che potrebbe cambiare un po’ le cose e che potrebbe diventare un rivale davvero difficile per la piattaforma di e-commerce che sorride sempre.
Per alcuni aspetti questo rivale somiglia ad Amazon ma possiede qualcosa che ad Amazon forse manca.
Per lo shopping online non ci sarà più solo Amazon
Nel corso degli ultimi anni abbiamo visto come la piattaforma di e-commerce che sorride sempre abbia cambiato un po’ le carte in tavola per riuscire a mantenersi a distanza ed essere comunque sulla cresta dell’onda nonostante l’arrivo di alcune piattaforme rivali come quella di Temu che ora, a sua volta, per cercare di guadagnare utenti propone acquisti da negozi che hanno magazzini addirittura nel nostro Paese, il che consente di fare shopping senza poi dover aspettare settimane.
Ma accanto a Temu, di cui abbiamo parlato non troppo tempo fa, e alle altre piattaforme che comunque esistono, ne sta arrivando un’altra che rischia di mettere effettivamente i bastoni tra le ruote proprio ad Amazon. Per chi fa shopping online invece si tratta di una notizia ottima.
È stata infatti presentata la nuova app di Mercari. Per chi adora acquistare cose giapponesi, Mercari è un negozio imprescindibile che però, per essere utilizzato fuori dai confini giapponesi, ha bisogno di più di qualche capriola. Ora è stato annunciato che nel corso dei prossimi tre anni l’app, e quindi gli acquisti, saranno disponibili in 50 territori.
L’idea dietro Mercari è un po’ diversa. L’app infatti assomiglia di più a quello che succede su eBay. È infatti possibile crearsi un account (se ci si trova in Giappone chiaramente) e rivendere quello che si possiede. In questo assomiglia in qualche misura ad Amazon e a eBay.
Su entrambe le piattaforme infatti si trovano rivenditori di oggetti che vengono acquistati in blocco e ridistribuiti. C’è da notare che nel 2014 e nel 2016 c’erano state le app per i mercati locali negli Stati Uniti e nel Regno Unito ma stavolta siamo di fronte a un allargamento vero e proprio a livello internazionale. Staremo a vedere quando l’app arriverà davvero anche in Europa e come verrà accolta.
