Risarcimento ai clienti di questo operatore telefonico: ti spettano 6500€

Una situazione estremamente spiacevole ha portato questi clienti a poter vantare un risarcimento da 6500 euro nei confronti dell’operatore telefonico.

Non si può vivere senza un conto in banca e purtroppo non si può vivere senza un telefono. Ma scegliere il proprio operatore telefonico può non essere facile. Occorre valutare moltissime variabili.

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Risarcimento ai clienti di questo operatore telefonico: la società paga 6500 euro a testa – videogiochi.com

Le principali sono quelle che ovviamente riguardano il costo della propria offerta telefonica e anche la potenza del segnale nella zona in cui il numero telefonico poi verrà utilizzato.

Ci sono però poi altre variabili di cui non si può tenere conto direttamente. E tra queste variabili c’è la sicurezza dei database su cui sono raccolti i propri dati personali.

Sappiamo che i dati personali possono diventare una preziosissima merce di scambio tra criminali informatici e nel caso di questo operatore telefonico milioni di utenti sono finiti probabilmente nel Dark Web. Ora si prepara il risarcimento.

L’operatore telefonico che deve risarcire i clienti

Con tutte le potenziali truffe che possono arrivare attraverso un messaggio SMS, un’email, un messaggio attraverso un social o anche con la classica telefonata stiamo imparando sempre di più a riconoscere quando dall’altra parte c’è una intenzione maligna nei nostri confronti. E abbiamo imparato, e stiamo imparando sempre meglio, a difenderci. Ma da alcune cose non possiamo difenderci direttamente.

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L’operatore telefonico che deve risarcire i clienti – videogiochi.com

È quello che è successo a oltre 150 milioni di utenti di quello che è considerato forse il più grande operatore telefonico degli Stati Uniti: AT&T. La società è stata infatti oggetto di due brecce nei propri database di cui uno risalente al 2019 e un altro al 2024. In queste due brecce sono stati esfiltrati oltre 173 milioni di dati personali. Dati personali delicatissimi tra cui nomi, date di nascita e numeri di previdenza sociale.

Nel momento in cui è stata scoperta la palla è chiaramente scattata la class action e ora questa class action si sta trasformando in un risarcimento. Per chi si è trovato coinvolto nelle due falle nella sicurezza di AT&T si può arrivare a chiedere fino a circa €6.500.

L’incidente del 2019, per esempio, viene infatti valutato con $5.000 per tutte quelle vittime che possono dimostrare che i dati personali sono poi stati utilizzati per produrre dei danni economici alle vittime. Nel caso della seconda breccia del 2024 invece il risarcimento è valutato a $2.500.

Non è di certo una situazione in cui un colosso come AT&T avrebbe desiderato trovarsi ma è un monito a tenere sempre alta la guardia anche quando siamo sicuri che i nostri dati sono al sicuro. Da noi ecco l’ultima truffa invece.

Perché in realtà, a quanto pare, in alcune situazioni neanche le grandi società che si occupano di telecomunicazioni e che quindi dovrebbero sapere quello che può succedere, sono nei fatti realmente preparate ad affrontare attacchi e minacce.

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