Un videogioco che ha avuto un successo enorme ma non avrà un sequel: l’annuncio degli sviluppatori che ha spiazzato tutta l’industria.
Stiamo vivendo un momento strambo per quanto concerne l’industria del gaming, con tante strane scelte e parecchi annunci fatti che non sempre sembrano avere senso, anzi. Molto più spesso infatti sembra che le logiche di questa industria che amiamo tanto ci sfuggano completamente di mano, con decisioni che ci sembrano insensate e annunci che proprio non riusciamo a capire.

Vediamo ad esempio dei titoli di altissimo pregio non venire sostenuti a sufficienza, studi di sviluppo talentuosi abbandonati a se stessi o addirittura vittima di tagli, licenziamenti e persino chiusure improvvise. E ancora IP lasciate a marcire, e altre riprese ogni anno quando sarebbe bastato un piccolo aggiornamento per migliorare di quel poco il gioco precedente.
E’ un mondo strano fatto di persone strane e soprattutto di investitori sempre più impazienti e sempre più avari, che vogliono avere tutto e subito, sempre e comunque. E quando si parla di soldi non si guarda in faccia a nessuno. Nelle ultime ore hanno fatto molto rumore delle dichiarazioni di uno dei padri di un videogioco spettacolare che ha venduto oltre 11 milioni e che ha di fatto bloccato ogni voce circa un sequel in lavorazione.
Non c’è un sequel in sviluppo per questo gioco di successo
Molti studi di sviluppo sognano di creare un prodotto in grado di vendere 11 milioni di copie o anche solo la metà. E sicuramente nel caso in cui riuscissero nell’impresa non impiegherebbero un secondo a dare inizio a un ricco franchise con tanti sequel e spin-off. Ma non lo studio di sviluppo protagonista di una decisione che sarà certamente divisiva.

In un’intervista con PCGamesN, il co-direttore creativo e game designer Yannick Berthier ha spiegato che Motion Twin è “guidata da ciò che vogliamo realizzare”. Secondo Berthier, ogni membro del team composto da nove persone è socio dell’azienda, il che significa che possono seguire il proprio cuore piuttosto che concentrarsi sugli aspetti commerciali.
“Se fossimo un’azienda, in questo momento staremo parlando di Dead Cells 2”, ha continuato. “Non stiamo parlando di Dead Cells 2. Stiamo parlando di Windblown, perché siamo un collettivo di individui creativi che vogliono creare cose“.





