GTA 6 è in un momento a dir poco critico e il futuro non sembra più roseo: qualcuno teme addirittura un terzo rinvio dopo gli ultimi sviluppi.
E’ il gioco più atteso del mondo, quello con il budget più alto nella storia dei videogiochi, un titolo che ha un peso delle aspettative schiacciante, di quelli che farebbero crollare praticamente quasi ogni altra IP e ogni altro studio di sviluppo. Ma non GTA e non Rockstar, che ormai hanno una storia enorme alle spalle fatta di enormi successi e di titoli veramente importanti.

Ora tutti aspettano con ansia GTA 6, un gioco che come sappiamo avremmo già dovuto avere tra le mani, ma che di fatto ci è stato tolto con l’annuncio di un inatteso rinvio al prossimo 26 maggio 2026. La situazione poi è peggiorata ulteriormente negli ultimi giorni con un altro e ancora più inatteso rinvio nel caso fosse possibile: ora la data da cerchiare in rosso sul calendario è quella del 19 novembre 2026.
Si spera che tutto questo tempo in più possa permettere agli sviluppatori di confezionare un’esperienza quanto più perfetta e priva di problemi possibile ma attenzione perché ora ci sono degli aggiornamenti non proprio positivi e che fanno temere per il peggio.
Situazione critica per GTA 6
Come tutti sappiamo nelle ultime settimane è scoppiato il caos attorno a GTA 6 per quanto concerne il licenziamento in tronco di ben 31 dipendenti. La situazione è parecchio tesa e le versioni sono praticamente opposte: Rockstar spiega che il licenziamento sia avvenuto per negligenza, i rappresentanti dei lavoratori invece sostengono sia un modo per schiacciare sul nascere un tentativo di creare un sindacato all’interno della compagnia.

Nelle ultime ore ci sono stati particolari e interessanti aggiornamenti. Infatti pare che più di 200 dipendenti di Rockstar North, la casa di sviluppo di GTA 6, avrebbero firmato una lettera indirizzata alla dirigenza in cui chiedono la “riassunzione immediata” di 31 lavoratori licenziati di recente.
Il sindacato britannico IWGB, di cui facevano parte i dipendenti licenziati, ha accusato Rockstar di aver ostacolato l’attività sindacale e ha presentato un ricorso legale contro l’azienda, usando anche questa lettera come ulteriore prova a suo favore.
“È chiaro a tutti coloro che sono vicini a questa situazione che si tratta di un atto palese e spudorato di repressione sindacale“, ha dichiarato un membro anonimo del personale Rockstar licenziato nel comunicato stampa del sindacato. “Rockstar impiega tantissimi sviluppatori di videogiochi di talento, tutti fondamentali per la realizzazione dei giochi che pubblichiamo”. Qui intanto aggiornamenti dal co-fondatore di Rockstar per Red Dead Redemption 3.
In tanti temono che questa nuova battaglia legale possa avere dei risvolti importanti sullo sviluppo del gioco, soprattutto con tantissimi lavoratori che si sono fatti avanti per protestare contro la decisione della compagnia. Un terzo rinvio non è più impossibile insomma.





