Tra poco lavorare non sarà più un obbligo: il cambiamento storico in arrivo

E se lavorare smettesse di essere un obbligo e potessimo passare la vita a fare quello che ci piace davvero? Come si raggiunge questa utopia però?

Alzarsi tutte le mattine e andare a lavorare è un obbligo che tutti, raggiunta una certa età, dobbiamo abbracciare. Che ci piaccia o no, per sopravvivere nella società contemporanea che abitiamo occorre essere appartenenti a quella categoria dei cosiddetti membri produttivi.

uomo che dorme sorridendo
Tra poco lavorare non sarà più un obbligo: il cambiamento storico in arrivo – videogiochi.com

Occorre quindi avere uno stipendio che consenta di acquistare beni e anche di pagare le famigerate tasse. Non tutti, però, sono riusciti a inserirsi nel mondo del lavoro potendo fare davvero quello che sognavano.

Ed è per questo che molto spesso il lavoro viene visto come un qualcosa di fastidioso, necessario ma frustrante, di cui non si può fare a meno. E se ci fosse invece un domani in cui il lavoro non è più un obbligo reale? Questa visione ci mette davanti agli occhi un domani in cui lavorare diventerà un hobby.

Se potessi smettere di lavorare, lo faresti?

Di certo se c’è qualcuno che sa allo stesso tempo sia perfettamente che cosa significa lavorare e non ha nessuna idea di che cosa significa non arrivare alla fine del mese nonostante si lavori è Elon Musk. L’uomo più ricco del pianeta, infatti, non ha problemi di liquidità e, qualcuno direbbe con merito, si gode ora i successi delle società che ha contribuito a costruire o a trasformare.

robot al computer
Se potessi smettere di lavorare, lo faresti? – videogiochi.com

Ma se c’è qualcosa per cui Elon Musk è famoso in realtà non è tanto il suo patrimonio, che pure è da capogiro, quanto le sue idee riguardo il futuro del genere umano.

Musk è convinto che siamo una specie destinata a colonizzare altri pianeti, a vivere per esempio su Marte, e probabilmente non avremo neanche più bisogno di andare a lavorare. Perché quello che adesso è il lavoro, probabilmente tra 10 o 20 anni, sarà svolto dai robot e dalle Intelligenze Artificiali.

Nella visione di Musk, che ha lanciato come sempre le sue dichiarazioni un po’ fuori dalle righe senza però avere davvero un piano da raccontare, il nostro domani sarà fatto di scelte: chi vorrà potrà scegliere di lavorare e il lavoro che verrà svolto sarà semplicemente un lavoro fatto da remoto, simile a un videogame.

Il paragone fatto dal magnate sudafricano è con il giardinaggio: c’è chi sceglie di andare al supermercato e comprare la verdura e chi invece decide di coltivarsi l’orto in casa. Il lavoro sarà come l’orto in casa. Come questo gioco?

Come accennavamo già, però, in questo piano roboante mancano un po’ di indicazioni fattive su, per esempio, come sarà la società se le persone potranno decidere di non lavorare. Come pagheremo beni e servizi se non ci sarà più l’attività lavorativa a creare quel rapporto per cui poi si ottiene uno stipendio?

Chi si occuperà poi delle macchine che serviranno per sostituire i lavoratori? Ci sarà comunque qualcuno che dovrà lavorare per tenere in piedi le infrastrutture e i servizi? Anche a queste domande per ora di risposte non ce ne sono.

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