Niente videogiochi, è preoccupante: che vogliono i bambini a Natale 2025

State cercando di fare i regali di Natale? Ecco cosa dovreste comprare per i bambini. E no, non sono videogiochi nuovi.

Con il mese di novembre che si avvia a conclusione, una delle domande che occorre cominciare a farsi riguarda i regali di Natale. Se però in famiglia ci sono persone che hanno hobby specifici, come per esempio i videogiochi, devi puntare proprio su questo hobby.

bambino che scarta un regalo
Niente videogiochi, è preoccupante: che vogliono i bambini a Natale 2025 – videogiochi.com

Perché noi gente che gioca alla fine ci entusiasmiamo anche con poco. Non è necessario acquistare un gioco nuovo, basta magari anche solo un accessorio.

Con i più piccoli, però, magari potrebbe essere interessante offrire qualche esperienza tra quelle che magari non farebbero in autonomia. Purtroppo, però, pare che i piccoli videogiocatori e le piccole videogiocatrici non apprezzeranno chi vorrà regalare loro un nuovo videogioco. Perché quello che sembrano volere è tutt’altro. Preparati quindi alla delusione se decidi di non seguire il trend.

I regali di Natale dei piccoli videogiocatori

Riuscire ad azzeccare tutti i regali di Natale è uno sport che nel mondo viene chiaramente praticato e tutti vorremmo uscirne vincitori, ma bisogna conoscere i destinatari per riuscire a diventare il parente preferito. E oltre a sapere cosa piace fare loro occorre anche sapere cosa non gli piace fare.

personaggi strani di fortnite
I regali di Natale dei piccoli videogiocatori – videogiochi.com

Secondo un sondaggio, quasi la metà non vuole un nuovo videogioco ma semplicemente una card con un blocco di valuta del loro titolo preferito. Vuoi cavartela con poco? Punta allora sulle tessere V-Bucks per gli amanti di Fortnite, per esempio. Di certo non è romantico né entusiasmante come impacchettare una nuova console o un nuovo gioco, ma questo sembra essere uno dei nuovi trend per i più piccoli.

Un trend che si lega chiaramente al successo dei grandi giochi come Fortnite e Roblox che vivono proprio delle micro-transazioni che avvengono quotidianamente per acquistare mucchietti di pixel da mostrare agli altri.

Nello stesso sondaggio, che ha coinvolto solo bambini statunitensi ma che possiamo facilmente immaginare rispetti una situazione molto più globale, c’è però una piccola nota positiva. Il numero crescente di piccoli giocatori e di piccole giocatrici che vorrebbero giocare di più insieme ai propri genitori e familiari.

Quindi magari quest’anno non riuscirai a convincere i piccoli giocatori di casa a provare Red Dead Redemption 2 (fagli vedere cosa succede al cavallo!) ma potresti cominciare facendo una partita con loro e tentare da lì di mostrargli tutto quello che c’è al di fuori del loro multiplayer di riferimento.

Vale la pena sempre ricordare infatti che anche chi adesso è un giocatore accanito da qualche parte ha cominciato e che non si comincia mai nel vuoto. C’è sempre quel papà, quella mamma, quello zio o quella zia che sono a loro volta fan e che, una chiacchiera dopo l’altra, attirano l’attenzione e fanno scoccare la scintilla.

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