Aggiornamento importanti per quanto concerne il mondo del gaming con delle novità non proprio piacevoli in arrivo nel 2026.
Ormai possiamo dire che ci siamo messi il 2025 alle spalle. Con il Natale ormai già passato e vissuto al massimo, tra regali, cibo, tavolate e tempo passato insieme ai nostri cari. Ora ovviamente si pensa al Capdoanno, che ci introdurrà ufficialmente nel nuovo anno, in un 2026 ricchissimo di possibilità e che si spera possa regalarci tempi migliori e meno duri.

Per quanto concerne il mondo del gaming, stiamo lasciando un anno eccezionale. Dopo un 2024 non proprio memorabile, ecco che quest’anno è stato veramente ricchissimo e pieno zeppo di novità e di titoli estremamente memorabili. Pensando ai The Game Awards e vedendo l’eccezionale Clair Obscur Expedition 33 si potrebbe pensare che sia l’unica eccellenza di quest’annata, ma sarebbe a dir poco ingeneroso verso i tantissimi grandi titoli usciti.
Ora però ci si domanda cosa vedremo nel 2026 e ovviamente i titoli attesi sono parecchi e diversissimi. Strategici, action, open world, RPG. Come al solito ci sono tantissime saghe che ritorneranno e nuove IP eccezionali pronte a raccontarci qualcosa di nuovo e speciale. Occhio però perché non ci sono solo cose buone in arrivo però: in tanti vedono un cambiamento storico che non vi piacerà molto.
Come sta per cambiare il mondo del gaming
Negli ultimi anni come sappiamo si sente la criticità che riguarda i costi di sviluppo dei videogiochi e la loro futuribilità. E in tantissimi prevedono un cambiamento storico in arrivo, che però non vi piacerà affatto.

Si parla dell’inevitabile modifica del prezzo standard dei videogiochi verso i 100 dollari o 100 euro, almeno per quanto concerne il mercato dei grandi tripla-A. Secondo le recenti analisi emerse da Oncade, l’aumento dei prezzi è dettato da una pura necessità economica dati i prezzi che lievitano di mese in mese.
Non è ancora successo perché il mercato si trova in una fase di stallo alla messicana: nessuno vuole essere il primo a farlo. I grandi publisher restano in attesa, osservando cautamente i competitor per evitare il contraccolpo mediatico che inevitabilmente intaccherà in modo assai negativa l’immagine dello studio di sviluppo che proporrà questo cambiamento storico.
La domanda è ovviamente una a questo punto: chi spezzerà dunque l’equilibrio? Tutti gli indizi portano a Grand Theft Auto VI. Il colosso di Rockstar Games è forse l’unico titolo con la qualità, l’attesa spasmodica e l’infrastruttura server tali da poter giustificare un prezzo del biglietto di 100 euro senza subire un boicottaggio. Attenzione intanto alla possibilità di giocare con la PS5 in macchina.
Se GTA VI dovesse intraprendere questa strada, è molto probabile che l’intera industria lo seguirà a ruota, ridefinendo per sempre il valore economico del medium e intaccando la capacità di acquisto di tutti noi.





