Adolescente arrestato per swatting e oltre 20 accuse di molestie e minacce

Un ragazzo di 17 anni residente in Canada, nella regione British Columbia, è stato giudicato colpevole per 23 diverse accuse di estorsione e molestie, oltre che per swatting. Alcuni media hanno seguito il caso, scoprendo dettagli inquietanti; come comunicato da TriCity News e da The Province, il ragazzo prendeva di mira per la maggior parte giocatori di League of Legends, spesso femmine:

“Il giovane trovava le sue vittime – per la maggior parte videogiocatrici femmine – online. Quando le ragazze si rifiutavano di essergli amiche o seguire alcune sue richieste o inviargli cose che lui chiedeva, ad esempio fotografie, il ragazzo iniziava a molestare le ragazze e le loro famiglie”.

All’inizio di tutto questo sembra esserci un rifiuto da parte di una ragazza, studentessa all’università di Tucson. Dopo essere stato respinto diverse volte, il ragazzo canadese avrebbe iniziato a vendicarsi: “A settembre 2014, dopo essere stato ripetutamente rifiutato, il ragazzo ha chiamato la polizia di Tucson per mandare gli SWAT a casa della ragazza, dicendo di avere ucciso i genitori e di avere una bomba e minacciando di uccidere i poliziotti”.

Giorni dopo questa vicenda, non contento il ragazzo ha preso di mira anche la madre della giovane, poi ha sottratto i dati della carta di credito della famiglia e li ha messi online, con i numeri di previdenza sociale. Ha successivamente anche violato gli account Twitter e e-mail della ragazza e cercato di cancellare alcuni servizi della famiglia.

Non sappiamo bene come, ma il giovane è anche il responsabile di aver spento per alcuni minuti la giostra Space Mountain a Disneyand l’anno scorso. Insomma un vero pericolo dietro l’altro! Ma come ha reagito lui quando il suo caso è stato discusso, di fronte ad amici, famiglia e alla corte? Presentandosi indossando una tuta, senza scarpe e con le catene alle caviglie, il giovane ha sfoggiato un ghigno come massima espressione ed è apparso decisamente poco toccato dal procedimento. Anche se, come riportato dai media, si è spesso toccato i capelli e ha tamburellato con le dita o mosso una gamba, probabilmente manifestato una certa tensione per i provvedimenti che sarebbero stati presi nei suoi confronti. Il giovane tornerà in corte il 29 giugno per un altra sessione del processo, nel frattempo resta in carcere.

Ecco un’immagine del colpevole, con il volto oscurato perché ancora minorenne:

swatting tucson british columbia cover

Fonte: kotaku

Impostazioni privacy