Amatissimo cartone animato diventerà illegale: cosa nasconde

Ci siamo cresciuti con questo cartone animato eppure pare che presto potrebbe diventare un prodotto illegale, da smerciare sottobanco nei vicoli bui.

Ciascuna età ha contenuti che sono chiaramente adatti e che anzi possono fornire da una parte del sano divertimento e dall’altra insegnare anche qualcosa. Per moltissimi, uno dei prodotti più facili da fornire ai più piccoli sono chiaramente i cartoni animati.

bambini guardano tv con simbolo 18+
Amatissimo cartone animato diventerà illegale: cosa nasconde – videogiochi.com

Anche se occorre prestare attenzione, perché alcuni prodotti che noi classifichiamo come cartoni animati non sono altro che serie TV per adulti che per caso sono eseguite in animazione anziché con attori reali. Qualcosa che succede molto spesso con i prodotti che provengono dal Giappone.

Ma c’è invece ora il rischio che un cartone animato effettivamente pensato per un pubblico giovane o molto giovane diventi in parte o totalmente illegale. Illegale come le droghe. Illegale come la birra sotto i 18 anni.

E se il tuo cartone animato preferito diventasse illegale?

Se ultimamente avete fatto un giro online vi sarà capitato da più parti di leggere di come sembrino stare spuntando come funghi un po’ indigesti nuovi sistemi per cui i governi di vari paesi del mondo cercano di controllare quello che i cittadini possono o non possono vedere online. Il tutto sventolando la bandiera del “lo facciamo per i bambini”, come nella famosa scena dell’episodio dei Simpson.

spongebob
E se il tuo cartone animato preferito diventasse illegale? – videogiochi.com

Ed è tutto un po’ come in un episodio dei Simpson ora: alla fine quelle che sono potenzialmente delle buone intenzioni rischiano di trasformarsi in un boomerang. Soltanto che stavolta non possiamo prendercela né con Homer né con il resto della sua scalcinata banda di compagni di centrale nucleare.

Secondo le nuove direttive che si trovano dentro l’Online Safety Act, entrato in vigore lo scorso 25 luglio nel Regno Unito, le piattaforme online devono registrare e controllare che gli utenti abbiano l’età giusta per guardare i contenuti presenti al loro interno, perché ci sono alcuni contenuti che devono essere tenuti alla larga dai più piccoli. Come finirà con i Pokemon?

Tra questi contenuti da proibire dalla visione dei più piccoli ci sono quelli che “mostrano in maniera reale o realistica violenza seria contro un essere umano” oppure “contenuti che rappresentano in maniera realistica violenza seria nei confronti di una creatura di fantasia“.

E questo significa che in pratica più della metà degli episodi di SpongeBob diventerebbero illegali per qualunque piattaforma di streaming o sui social e non potrebbero essere visti dai bambini, cui il cartone animato di SpongeBob paradossalmente è generalmente destinato.

Online quello che preoccupa di più è quanto le definizioni di contenuti che devono essere monitorati e che devono essere bloccati attraverso la verifica dell’età sono estremamente ampie, il che significa che gli organi di controllo nazionale britannici potrebbero giustificare quasi qualunque decisione.

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