Bioshock Infinite: Burial At Sea

La premessa dietro l’intera trama di Bioshock Infinite era affascinante e furba allo stesso tempo. Senza scendere in inutili spoiler, basti dire che d’ora in poi, ogni epoca storica potrà potenzialmente essere trattata all’interno della serie. Questo ha permesso quindi di dare ai giocatori quello che sognavano fin da una delle scene madri del gioco: ovvero, un ritorno in grande stile a Rapture e un’intera avventura che si sviluppasse al suo interno, nei panni di Booker ed Elizabeth. La premessa di questo DLC vede infatti i protagonisti di Infinite calati all’interno di una realtà alternativa a quella proposta dal gioco principale, che li vede qui interpretare rispettivamente un detective hard-boiled e la femme fatale che si rivolge a lui per risolvere un mistero che, con tutta probabilità, si ricollegherà alle vicende della stessa Rapture.

La prospettiva si fa ancora più interessante se pensiamo al momento esatto dove è collocata la storia di questo DLC, ovvero immediatamente prima della caduta di Rapture.

La principale attrattiva per i fan del gioco è chiaramente quella di poter vedere nuovamente i due personaggi, qui rielaborati secondo gli affascinanti stereotipi del cinema noir Anni ’50. Se ben giocata, questa scelta potrebbe permettere di dare ulteriore spessore alla figura di entrambi. Al momento, non è però ancora ben chiaro come si collocherà questa nuova avventura. Quello a cui stiamo assistendo è un semplice “what if”, o avrà dei riscontri reali nella linea narrativa della serie? Quel che è certo, però, è che questa collisione di mondi si propone come un’occasione perfetta per gettare luce sui punti bui dei titoli finora proposti, e allo stesso tempo deliziare i giocatori con tanti riferimenti sia a Infinite che al primo Bioshock.
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Vedere Elizabeth alle prese con le Sorelline è un piacere che, fino a poco tempo fa, avremmo potuto immaginare solo nelle fanfiction, così come camminare al suo fianco e scorgere un Big Daddy che ripara le tubature nelle profondità sottomarine. Da quanto è stato diffuso finora, l’avventura potrebbe peraltro seguire un passo ben diverso rispetto a quello di Infinite, meno votato all’azione frenetica e più incentrato sulla narrazione pura, con momenti di forte caratterizzazione e immersione.

Ma la notizia più eccitante è quella che potremo interpretare non soltanto Booker, ma anche la stessa Elizabeth, in fasi a quanto pare dalla natura investigativa ed esplorativa, dove potremo mettere da parte momentaneamente le armi. Questo fa presagire quindi anche una sintesi tra le atmosfere di Infinite e quelle del primo episodio della serie, profondamente inquietante e claustrofobico. La prospettiva si fa ancora più interessante se pensiamo al momento esatto dove è collocata la storia di questo DLC, ovvero immediatamente prima della caduta di Rapture. Avremo così modo di attraversare luoghi inediti e familiari della città, e vederla in tutto il suo splendore, pochissimo prima che venga distrutta dalla catastrofe della quale abbiamo visto gli effetti nel primo Bioshock.
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Ma la notizia più eccitante è quella che potremo interpretare non soltanto Booker, ma anche la stessa Elizabeth, in fasi a quanto pare dalla natura investigativa ed esplorativa.

Ci lascia ben sperare anche la suddivisione del DLC in quattro episodi, scelta che potenzialmente potrebbe dettare in maniera più coerente il ritmo della narrazione, impedendo alla storia di sfilacciarsi e permettendole di puntare dritto al cuore del giocatore. Insomma, proprio come avverrebbe in una buona miniserie televisiva.

Da un episodio di Bioshock è lecito aspettarsi una grandissima cura nel comparto artistico, e da quanto abbiamo visto finora anche la Rapture pre-disastro sembra già essere un luogo che chiede soltanto di essere esplorato e amato. Allo stesso tempo, ci auguriamo che siano riprese le stesse delicate tematiche proposte da Infinite, e che questo DLC serva come contraltare alla fame d’azione pura che limitava il potenziale espressivo dell’episodio principale. Ma, da quanto abbiamo visto finora, il team dietro al gioco sembra aver ascoltato molto da vicino le voci degli appassionati e dà l’idea di essere del tutto intenzionato a dar loro il tipo di esperienza che hanno desiderato fin dai commoventi credits di Bioshock Infinite.

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