Brutte notizie per chi ha questi buoni postali: “Non si può incassare”

I buoni postali sono da sempre un ottimo modo per mettere da parte denaro e, nel tempo, avere denaro in più. Ma se possiedi questi buoni ci sono brutte notizie per te perché non valgono niente.

Una delle forme più gettonate del risparmio nel nostro paese sono i libretti postali e i buoni postali. Si tratta di piccole forme di investimento che, con un po’ di pazienza, possono effettivamente generare un guadagno sostanzioso nel momento in cui vengono poi liquidati, ovvero nel momento in cui si va nell’ufficio postale e si chiede il denaro che il buono postale ha prodotto.

donna infuriata con sfondo buoni postali
Brutte notizie per chi ha questi buoni postali: “Non si può incassare” – videogiochi.com

Ma bisogna prestare attenzione a un piccolo dettaglio che diventa fondamentale. Perché, se ti trovi in una situazione come quella che ti stiamo per spiegare, in realtà il tuo buono postale non vale più nulla. Al massimo puoi tenerlo come ricordo o cercare di rivenderlo ai collezionisti di questo genere di prodotti postali.

Perché alcuni buoni postali ora non valgono più?

Come accennavamo all’inizio, i buoni postali insieme ai libretti postali sono le forme di risparmio e di investimento più utilizzate dai risparmiatori grandi e piccoli nel nostro paese. Questo perché, a differenza, per esempio, di ciò che può avvenire con il mercato azionario, con i prodotti offerti da Poste Italiane e da Cassa Depositi e Prestiti non c’è il rischio di perdere il proprio capitale.

poste italiane logo di un ufficio
Perché alcuni buoni postali ora non valgono più? – videogiochi.com

O quantomeno il rischio è molto remoto. Esiste infatti una situazione in cui invece potresti trovarti senza più nulla. Una situazione che, seppure remota, devi conoscere per evitare che capiti anche a te. Come infatti spiegato da Poste Italiane, per i buoni postali esiste una data di scadenza e esiste anche una cosiddetta data di prescrizione.

La data di scadenza è la data in cui il buono postale smette ufficialmente di generare interessi. Superata questa data, ovvero non si accumulano più soldi e il buono raggiunge il suo limite massimo. Molto più importante è però forse conoscere la cosiddetta data di prescrizione.

Questa è la data ultima entro cui è possibile chiedere a Poste Italiane la liquidazione di quello che il buono postale ha maturato. Se, per qualunque motivo, non riesci a recarti alle Poste per riscuotere entro i termini stabiliti dalla prescrizione, non puoi pretendere denaro da Poste Italiane. Parlando di Poste c’è anche questa notizia da sapere.

È quello che, per esempio, è successo a una donna Toscana che ha ritrovato in alcuni cassetti un buono postale degli Anni ’60. Come ribadito in questa occasione da Poste Italiane, il buono non può essere in alcun modo trasformato in denaro perché sono scaduti ufficialmente anche i limiti della prescrizione.

Il buono in questione, emesso nel 1961, all’epoca valeva mille lire e, in prospettiva, adesso avrebbe avuto un valore di circa 37.000 euro.

Poste Italiane ha in più ribadito che è anche inutile tentare di affidarsi alle associazioni che promettono di aiutare a far valere i propri diritti in queste situazioni. La legge infatti parla chiaro e non c’è modo di sovvertirla.

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