Anche noi avremmo voluto davvero vedere Detroit Become Human 2 ma questo annuncio di certo non lascia spazio alla speranza.
Se esistesse nel futuro prossimo un Detroit: Become Human probabilmente sarebbe una di quelle situazioni in cui i videogiochi sono perfettamente calati nella realtà. Perché la storia del primo Detroit: Become Human ci parlava proprio dell’umanità, della mancanza dell’umanità, delle macchine e del nostro rapporto con quello che ci rende esseri viventi. 
Avremmo quindi immaginato di vedere il team di sviluppo che ci ha dato il primo Detroit: Become Human portarci nuovamente in questo universo narrativo e raccontarci altre storie. Ma è stato invece fatto un annuncio di tutt’altro genere.
Un annuncio che, sapendo quanto sono lunghi ormai i tempi dello sviluppo, ci permette di ragionevolmente supporre non vedremo nessun Detroit: Become Human 2 per almeno i prossimi 5 o 6 anni. Ammesso e non concesso che il team di sviluppo in questione tra cinque o sei anni esista ancora. Perché dopo la decisione che è stata presa cominciamo ad avere paura per la loro sopravvivenza.
Invece di Detroit: Become Human 2, ecco che cosa ci aspetta
Tutti i team di sviluppo hanno facoltà di decidere di volta in volta a quale progetto dedicarsi. Ma è fuor di dubbio che alcuni team di sviluppo hanno nel proprio DNA le capacità di creare meravigliose esperienze in alcuni generi precisi di videogiochi mentre in altre forse rischiano di non riuscire a calcolare bene i rischi e quindi a creare esperienze che non sono entusiasmanti come sarebbero dovute essere.
La dimostrazione di ciò, purtroppo, è sotto gli occhi di tutti nel momento in cui Remedy Entertainment ha deciso di creare il suo gioco multiplayer online dall’universo di Control. Purtroppo a quanto pare neanche tutti gli aggiornamenti e i capovolgimenti di Firebreak stanno salvando la situazione.
E visto che questo non è un caso isolato, ci viene da domandarci perché parte del team di Quantic Dream, dopo averci dimostrato di essere perfetti nelle esperienze single player, abbia deciso di allocare risorse in qualcosa che assomiglia vagamente a un incrocio tra World of Warcraft, Fortnite e Marvel Rivals.
Non fraintendeteci, noi vogliamo bene al lavoro di Quantic Dream e vogliamo a tutti i costi che il loro progetto multiplayer funzioni, ma, visto quello che è successo altrove, fatichiamo a credere che il gioco possa effettivamente sopravvivere in un mercato che, anche il gioco dovesse uscire domani (e non accadrà), è già dominato da alcuni giochi che sembrano controllare le menti dei giocatori stessi. E intanto questo gioco è in sconto.
E infatti il nostro scetticismo si riverbera anche per esempio sotto l’annuncio ufficiale dall’account social su quello che era Twitter di questo nuovo progetto. Il gioco si chiama Spellcasters Chronicles e al momento c’è in arrivo una closed beta.
Per partecipare al test, nel caso in cui fosse di vostro interesse, sappiate che i requisiti minimi sono una CPU Intel Core i5-10400, 32 GB di RAM e almeno una GPU GeForce RTX 3070. Se non sarà il genere ad uccidere questo gioco, probabilmente ci penseranno le specifiche tecniche.




