Come Assassin’s Creed Syndicate ha cambiato la storia dei videogiochi

Tra tanti giochi Assassin’s Creed Syndicate forse è uno di cui si parla poco ma al suo interno è avvenuta una trasformazione epocale.

Quando si pensa alla saga di Assassin’s Creed forse non si dà il giusto peso al capitolo Assassin’s Creed Syndicate. Uscito nel 2015, Assassin’s Creed Syndicate non ha soltanto rimesso in carreggiata un gioco che dopo Unity cercava di ritrovare la propria strada, ma ha anche dato il via ad una nuova tradizione non solo nel gioco di cui è rappresentante, ma anche in generale della storia dei videogiochi.

cover art di syndicate
Come Assassin’s Creed Syndicate ha cambiato la storia dei videogiochi – videogiochi.com

Anche se non ce ne rendiamo conto, dobbiamo moltissimo al team che dentro Ubisoft decise di costruire Assassin’s Creed Syndicate nel modo in cui poi il gioco è stato presentato al pubblico.

Un gioco in cui si è presa finalmente coscienza di alcune cose e queste cose sono state rese non solo poi canoniche all’interno della serie di Assassin’s Creed, ma hanno anche stuzzicato e mostrato ad altri team di sviluppo come si potesse lavorare in maniera innovativa e senza perdere i propri fan.

Come Assassin’s Creed Syndicate ha cambiato i videogiochi senza che ce ne accorgessimo

Quello che Assassin’s Creed Syndicate ha fatto nella saga di Assassin’s Creed è stato, e lo ricordavamo all’inizio, mantenere la rotta salda dopo l’uscita del capitolo Unity nel 2014. E proprio dentro Assassin’s Creed Syndicate è arrivata una prima grande rivoluzione non solo per la saga ma per i videogiochi in generale.

personaggi di syndicate
Come Assassin’s Creed Syndicate ha cambiato i videogiochi senza che ce ne accorgessimo – videogiochi.com

Qualcosa che adesso molte volte si dà per scontato, ma che all’epoca invece sembrava una novità da trattare con cura perché esplosiva: la possibilità di poter vivere la stessa avventura da due punti di vista diversi con due protagonisti del tutto separati. Non più solo quindi una sorta di customizzazione dell’aspetto estetico, ma proprio due personaggi fatti e finiti con i quali poter giocare.

È proprio dentro Assassin’s Creed Syndicate che vediamo come la presenza del personaggio femminile di Evie diventa uno spartiacque dopo gli accenni dentro Chronicles e dentro Liberation. All’inizio, ce lo racconta la cronaca dello sviluppo del gioco, c’era ancora molto scetticismo riguardo la presenza di un personaggio femminile giocabile. Tanti pensavano che sarebbe stato uno spreco di risorse. E invece proprio Evie risultò migliore del fratello. Parlando di storie che rimarranno, sapete cosa c’è dentro RE: Requiem?

Il motivo per cui forse adesso per giocare dentro Assassin’s Creed Shadows abbiamo Naoe e Yasuke così diversi tra loro è anche perché nel 2015, quando nessuno voleva crederci, i developer che si sono occupati di Assassin’s Creed Syndicate hanno invece deciso di dare un’occasione a un personaggio femminile.

E per capire come il gioco abbia influenzato il futuro basta ricordare come la presenza di due personaggi che sono giocabili a modo loro sia uno dei concetti meglio espressi per esempio dentro il sorprendente Clair Obscure: Expedition 33, in cui la narrazione ruota intorno a tre prospettive addirittura: quella di Gustav, quella di Verse e quella di Maelle.

Di nuovo, senza l’audacia di Assassin’s Creed Syndicate forse non ci saremmo trovati ad avere il trio delle meraviglie di Expedition 33, come pure non ci saremmo trovati ad avere i due protagonisti di Spider-Man 2, o The Last of Us Parte 2.

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