E se finalmente avessimo le prove che giocare a un videogioco può stimolare l’intelligenza? Preparatevi ad avere conversazioni scomode da cui uscirete vincitori però.
Sembra strano, ma è un po’ di tempo che nessuno se la prende con i videogiochi accusandoli di istigare alla violenza. Anzi, secondo uno studio condotto su quasi diecimila bambini tra i nove e i dieci anni, i videogiochi potrebbero far crescere il quoziente intellettivo di almeno un paio di punti.
Quello che poi sembra stupire di più è che questo effetto positivo arrivi dai videogiochi ma non da altre attività che invece, tante volte, finiscono con l’essere assimilate a questo passatempo.
Si dibatte da molto tempo su quelli che sono gli effetti dei videogiochi sulla mente umana e in particolare su quelli che possono essere gli effetti sulle menti dei più piccoli. Il problema è per esempio quello dell’esposizione agli schermi, alla luce blu, ai cambi repentini di illuminazione che possono eccitare e sovrastimolare il cervello. E, per questo motivo, almeno una parte dei bambini e delle bambine non sperimenta i videogiochi se non sotto una strettissima supervisione e per tempi estremamente limitati.
Ma secondo uno studio di qualche anno fa e riemerso di recente, esporre i bambini ai videogiochi potrebbe avere effetti estremamente positivi.
Lo studio è stato pubblicato su nature.com ed è stato condotto da un gruppo di ricercatori tedeschi, svedesi e olandesi su circa 10.000 bambini americani. Per poter avere dei dati, i bambini sono stati seguiti nel corso di due anni in modo tale da poter effettivamente valutare l’eventuale impatto di una serie di attività. Un buon gioco potrebbe essere questo.
Quello che è emerso è che guardare la TV, usare i social e giocare ai videogiochi hanno tutti un impatto sull’intelligenza, misurata in maniera scientifica e non emotiva ovviamente. Ma mentre guardare passivamente la televisione e utilizzare i social ha un effetto deleterio, i videogiochi e guardare i video hanno un effetto positivo. Lo studio ha avuto lo scopo in generale di calcolare quale poteva essere l’impatto del tempo che i bambini e le bambine passano davanti ad uno schermo per cercare anche di dare qualche indicazione pedagogica sensata e non derivante solo magari da vecchi preconcetti.
L’idea che i videogiochi, probabilmente non tutti e non tutti allo stesso modo, possano avere un’influenza positiva anche sulla mente dei più piccoli è però comunque un punto a favore nel discorso di quelli che cercano di spostare il dibattito al di là della percezione generale che i videogiochi siano un passatempo e che al massimo possono diventare un problema perché rendono tutti più aggressivi.
Ci sono, e questo è facile da immaginare, molti altri elementi che influenzano lo sviluppo cognitivo e quindi l’intelligenza di un bambino o di una bambina e anche i videogiochi, alla fine, rientrano tra questi fattori solo se c’è una qualche volontà di agire da parte dei genitori. Un po’ come il problema di tutti quelli che finiscono online a guardare contenuti che non dovrebbero.