Se in casa hai qualche cassetto in cui non guardi mai è il caso di controller se non hai questo buono fruttifero postale: ha un valore di 40 mila euro.
Il valore dei buoni fruttiferi postali è quello che maturano nel tempo. Se vuoi fare un investimento proprio i buoni fruttiferi possono essere una soluzione più che solida. E se sei particolarmente fortunato e ti ritrovi per le mani con un tipo particolare di buono fruttifero postale puoi riscuotere una somma stratosferica.
È già successo e quindi nessuno può negarti il denaro che ti spetta. Per capire però quello che devi fare ecco la storia di un buono fruttifero che ora vale 41 mila euro.
Perché questo buono fruttifero postale vale così tanto?
Quello dei buoni fruttiferi postali è un mezzo con cui tantissime famiglie, nel corso degli anni, hanno provato a migliorare la propria posizione economica investendo in qualcosa di sicuro. E si tratta anche di una forma di investimento molto diffusa perché il funzionamento di un buono fruttifero postale è pressoché elementare. Lo si acquista e poi si aspetta il tempo che è prestabilito.

Entro una certa data poi si può riscuotere quello che si è guadagnato. Esiste però un termine oltre il quale i buoni postali non sono più riscuotibili. E qui inizia la storia di un buono fruttifero postale riemerso in un libro in provincia di Belluno.
Un buono fruttifero risalente al 1957 da mille lire e che ora vale 41 mila euro. La storia di questo buono fruttifero è un esempio di quello che occorre fare quando si trovano questi tipi di documenti. Molto spesso infatti, data l’età vetusta, Poste Italiane non accetta di elargire la somma a causa della prescrizione.
Nel caso specifico, però, chi ha ritrovato il documento non aveva nessuna cognizione della sua esistenza e quindi, questa la tesi dell’associazione che ha presentato ricorso presso il giudice di pace, non è possibile applicare la prescrizione. Soprattutto, e questo è quello che l’associazione sottolinea ulteriormente, è importante sapere che la decorrenza dei termini e quindi la prescrizione per riscuotere i propri buoni inizia nel momento in cui si è nelle condizioni di poterli riscuotere.
In questo caso solo scoprendo il buono fruttifero per puro caso nel libro si è avviato il conto alla rovescia decennale. Se quindi, mettendo in ordine una soffitta ti imbatti in un documento di questo tipo non hai in mano carta straccia. Quello che devi fare è recarti presso l’ufficio di Poste Italiane (dove puoi fare anche questa richiesta) più vicino e chiedere se è possibile riscuotere.
Nel caso in cui non sia possibile quello che devi fare è recarti anche tu presso una associazione di consumatori per far valere i tuoi diritti. E se proprio non fosse possibile riscuotere il denaro puoi comunque incorniciare questo pezzo di storia. Anche così, potresti scoprire che quel documento ha un valore.