Cos’è lo Sharenting: la novità terribile che forse fai anche tu ogni giorno

Sei anche tu colpevole di fare Sharenting? Probabilmente sì e non te ne sei reso conto. Ma i rischi sono enormi.

Ogni epoca umana si porta con sé una serie di parole nuove e nella nostra epoca moderna di parole nuove ne abbiamo prodotte una più che discreta quantità. Alcune sono servite a raccontarci di nuove tecnologie, altre sono state utilizzate invece per raccontare gli aspetti un po’ più storti e non esaltanti di questa nostra stessa umanità moderna.

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Cos’è lo Sharenting: la novità terribile che forse fai anche tu ogni giorno – videogiochi.com

Tra le parole che sono state costruite per raccontare alcuni comportamenti c’è Sharenting. Un termine che tanto per cambiare viene dall’inglese ma che dovremmo imparare tutti.

Perché in realtà non è certo un termine che indica qualcosa che esiste solo nei Paesi di lingua inglese. Si tratta di un vizio di cui molto probabilmente soffriamo tutti o abbiamo sofferto prima di redimerci. Vediamo quindi che cosa significa Sharenting, perché rischia di essere peggio della peggiore malattia e cosa fare per evitarlo.

Che cos’è lo Sharenting? La nuova mania del secolo

Siamo una società che, a livello globale, è sempre più connessa e che, sempre più spesso, utilizza i social per raccontare qualunque cosa accada. Ci sono persone, ovunque sul pianeta, che non lasciano scappare un giorno della loro vita senza che abbiano postato almeno una foto, un video e un commento ai post e ai video di quelli che conoscono e anche a quelli che non conoscono.

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Che cos’è lo Sharenting? La nuova mania del secolo – videogiochi.com

Tra le cose che ci piace di più condividere c’è ovviamente la nostra vita privata, reale o immaginaria che sia. Compresi i nostri parenti più stretti. La soluzione ideale è questa.

Lo Sharenting è quello che molti genitori fanno con le immagini dei propri figli. Il vizio che hanno moltissimi di immortalare tutti i momenti grandi e piccoli della vita dei propri figli e di condividere tutto sui social.

Ma se questo può sembrare del tutto innocuo, stiamo parlando di bambini del resto, in realtà può diventare un problema proprio per quei bambini che un giorno diventeranno grandi e si troveranno con il loro passato dato in pasto alla rete.

Tenendo fuori dal discorso gli abomini che possono succedere se le foto di bambini finiscono in certi circuiti, perché noi adulti possiamo decidere cosa, come e quanto condividere della nostra vita ma i più piccoli semplicemente vengono usati per animare i propri profili social senza che possano dire che non vogliono?

La pratica dello Sharenting, secondo molti esperti, non è altro che la prosecuzione di una tradizione che i genitori hanno si potrebbe dire dalla notte dei tempi ovvero quella di registrare i piccoli traguardi nella vita dei loro figli.

Ma un conto è registrarli in un diario, magari da far vedere solo ai parenti più stretti e agli amici più cari, un conto è sbattere tutto sui social in modo tale che quegli stessi parenti e quegli stessi amici, insieme a una valanga di perfetti sconosciuti, possano farci i complimenti.

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