Death Stranding 2 è un videogioco semplicemente eccezionale, ma questo non vuol dire che sia perfetto. E ha un difetto in comune con God of War.
Un lancio molto positivo, ottime vendite e apprezzamenti praticamente da chiunque, sia la stampa specializzata che il grosso popolo dei videogiocatori di tutto il mondo che stanno vivendo questa particolare e complessa avventura. Ancora una volta Hideo Kojima ha fatto centro confezionando un prodotto che pur non essendo per tutti, come è giusto che sia perché altrimenti sarebbe un’avventura blanda e diluita, è comunque riuscito a spaccare il mercato.
Death Stranding 2 On The Beach ha fatto passi importanti in avanti dal punto di vista del gameplay, incorporando molte più bocce da fuoco e rendendole assai più divertenti e meno punitive da usare, un difetto enorme del primo gioco che in tanti hanno segnalato. Una mossa intelligente per allargare l’utenza e rendere il titolo ancora più action e appetibile.
Poi c’è stata un’altra importante scelta che ha cambiato in modo molto importante quello che forse era l’aspetto fondamentale del primo capitolo, con una novità che ha diviso il pubblico. Qualcuno l’ha apprezzata alla grande, altri l’hanno odiata, qualcuno è passato dalla prima alla seconda opzione nel corso del tempo.
Per questo nuovo videogioco, probabilmente per far sentire i videogiocatori molto meno sono durante le lunghissime, difficili e imprevedibili camminate che Sam dovrà affrontare per paesaggi magnifichi ma impervi, tra zone pericolosissime e trappole di ogni tipo, Kojima ha deciso di inserire un compagno che sarà letteralmente sempre attaccato alla nostra cintura.
Parliamo di Dollman, una piccola bambolina con le fattezze di un uomo elegante che ci farà compagnia e che parlerà continuamente con Sam durante le traversate. Per alcuni è un’idea geniale che allieta questi momenti solitari, per altri invece è stato un modo per uccidere quella poetica solitaria del viaggio difficile da affrontare da soli, contemplando il silenzio attorno a noi.
Molti però sono d’accordo sul fatto che il compagno di viaggio modellato sullo scrittore e regista tedesco Fatih Akin certe volte esageri. E così un po’ come per Atreus e Mimir in God of War Ragnarok, così Dollman per Death Stranding 2 sembra essere un continuo parlare inutilmente e ricordare dettagli che già sappiamo. Qui intanto la data d’uscita di FC 26.
Su Reddit i giocatori si sono uniti per lamentarsene. Da chi sa già di aver “appena perso una parte del carico” a chi non vuole più sentirsi dire che “il cecchino usato è senza silenziatore“, in tanti vorrebbero un Dollman molto meno loquace o addirittura un pulsante per silenziarlo.
