Defense Grid 2 – la recensione

La strada che ha portato allo sviluppo di Defense Grid 2 è stata alquanto tortuosa e non priva di imprevisti, a dimostrazione del fatto che non si sa mai cosa il destino abbia effettivamente in serbo per noi. Infatti, dopo il moderato successo riscosso sei anni or sono da Defense Grid, il team di Hidden Path aveva deciso di organizzare una campagna Kickstarter con cui finanziare lo sviluppo del suo sequel. I loro piani, però, non ci hanno messo poi molto per andare in fumo, dal momento che la raccolta fondi non ha avuto il successo sperato, rendendo l’idea di dar vita a un seguito degno sempre più astratta. Fortunatamente, la situazione è stata risollevata da un inaspettato investimento da parte del publisher Dracogen che, avendo notato un certo potenziale nel tower-defense di Hidden Path, ha fatto in modo che oggi potessimo ritrovarci qui a parlare di questo secondo episodio.
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Graficamente il titolo non fa gridare al miracolo, presentando un comparto visivo che pare sia rimasto fermo a quello del precedente episodio e non mettendo in evidenza modelli poligonali particolarmente evoluti.

Iniziamo subito col dire che la storia di Defense Grid 2 non rappresenta certo uno degli elementi più memorabili all’interno dell’esperienza di gioco, svolgendo perlopiù la funzione di introdurre gradualmente l’utente alle varie meccaniche che compongono questo tower-defense. La trama si suddivide principalmente in un filone principale, che vede il giocatore impegnato nel reclutare più alleati possibili per andare in cerca di pianeti liberi dall’invasione aliena, e uno secondario che, data la sua maggiore complessità, eviteremo di illustrare nel dettaglio.
Quel che conta di più in questo genere di giochi (come anche in tutti gli altri in effetti), comunque, è che ci sia una buona giocabilità. E a proposito di ciò, Defense Grid 2 tenta di migliorare in tutto e per tutto il suo predecessore ereditandone le meccaniche per riproporle qui in una veste affinata e approfondita.
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Defense Grid 2 tenta di migliorare in tutto e per tutto il suo predecessore ereditandone le meccaniche per riproporle qui in una veste affinata e approfondita.

Lo scopo del giocatore sarà, quindi, quello di bloccare l’incursione di numerosi alieni agguerriti che tenteranno con tutte le forze di assaltare le nostre fortificazioni al fine di rubare i nostri nuclei energetici. La caratteristica più interessante del gioco è che avremo la facoltà di sconfiggere i nostri avversari anche se questi saranno riusciti a trafugare i nostri nuclei: affinchè il furto possa dirsi compiuto, infatti, gli alieni dovranno riuscire a riportare il bottino al loro quartier generale ed è proprio in quel momento che noi avremo l’ultima possibilità di scatenare tutta la nostra potenza di fuoco. Un struttura che all’apparenza funziona bene, riuscendo continuamente a offrire stimoli al giocatore attraverso la presenza di varie tipologie di alieni che richiederanno approcci di natura differente per poter essere abbattuti.

L’ultima creatura di Hidden Path si presenta come un gioco piacevole ma un po’ troppo tradizionale.

La situazione, però, inizia leggermente a cigolare una volta che ci si avvicina alla fase di costruzione delle torri, dove sorgono un po’ di dubbi circa le reali innovazioni alla base della produzione. Il roster di torri edificabili è infatti pressoché identico a quello del prequel, offrendo una selezione di costruzioni equipaggiate non solo con armi canoniche, ma anche con lanciafiamme, laser, spirali tesla e altro ancora. Stavolta, però, le torri possono essere anche potenziate con diversi upgrade, capaci di incrementare la potenza e il raggio d’attacco oppure di applicare dei malus di vario genere sui gruppi nemici. Come ogni tower-defense che si rispetti, Defense Grid 2 premia quindi la strategia e le capacità decisionali dei giocatori, mettendo nelle loro mani tutte gli strumenti necessari per avere il totale controllo della situazione, compresa la possibilità di tornare al checkpoint precedente nel caso in cui si fosse sbagliato qualcosa.

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Accanto alla modalità Campagna troviamo poi le modalità multiplayer per giocare in cooperativa e competitiva: se la prima si è rivelata convincente e funzionale, la seconda ci ha lasciato qualche dubbio non dimostrando di possedere particolari qualità in grado di conquistare il pubblico. Ad aumentare ulteriormente la longevità del gioco troviamo infine la graditissima presenza di un efficace editor con cui poter costruire il livello dei propri sogni.

Il roster di torri edificabili è infatti pressoché identico a quello del prequel, offrendo una selezione di costruzioni equipaggiate non solo con armi canoniche, ma anche con lanciafiamme, laser, spirali tesla e altro ancora.

Graficamente il titolo non fa gridare al miracolo, presentando un comparto visivo che pare sia rimasto fermo a quello del precedente episodio e non mettendo in evidenza modelli poligonali particolarmente evoluti, anche se ciò non rappresenta un fattore determinante per valutare la qualità complessiva di un titolo del genere.
In definitiva, l’ultima creatura di Hidden Path si presenta come un gioco piacevole ma un po’ troppo tradizionale, dimostrando quasi timore nel mettere in campo quelle poche innovazioni che l’hanno investito. Sia ben chiaro, Defense Grid 2 è un tower-defense stimolante e ben confezionato, ma forse un po’ troppo legato alle proprie radici per riuscire ad ergersi al di sopra della media delle produzioni concorrenti.

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