Donna di 44 anni adesca bambino di 11 su Xbox Live

Succede negli Stati Uniti, precisamente negli stati del Michigan e del New Jersey. L’inquietante storia che stiamo per raccontarvi è stata di recente resa pubblica dal tribunale che si sta occupando delle indagini per il processo, che vede come imputata una donna di 44 anni di nome Jessica Carlton.

La donna è stata accusata di comportamenti del tutto inappropriati nei confronti di un giovanissimo giocatore di 11 anni, conosciuto su Xbox Live e diventato vittima di attenzioni esagerate e non consone all’età dei soggetti. Jessica ha infatti letteralmente adescato il bambino prima fingendosi una tredicenne e poi riempendolo di regali di ogni tipo, mentre nel frattempo gli inviava fotografie di nudità e gli rivelava via chat le sue fantasie sessuali. I due avrebbero avuto anche alcune videochat e due incontri fisici, la donna si è infatti recata in New Jersey dove ha incontrato il bambino fuori da scuola per due volte, mentre lui era con una compagna di classe. Anche in quell’occasione Jessica gli ha regalato diversi oggetti come vestiti e caramelle, e ha anche dato al bambino una carta di credito da utilizzare per comprare tutto ciò che desiderava.

jessica carlton michigan

Tutto questo è avvenuto in modo da assicurarsi che i genitori del piccolo non si accorgessero di nulla, ma dopo qualche tempo la madre del bambino ha iniziato a sospettare qualcosa. Trovando il contatto di Jessica ha deciso di telefonarle, intimandole di lasciare in pace il giovane. Ma la donna non ha accennato a ritirarsi e i genitori del piccolo si sono resi conto che la situazione era grave proprio quando hanno trovato la carta di credito, decidendo che era il caso di denunciare la donna alle autorità competenti. In ogni caso tutto è bene quel che finisce bene: Jessica, che vedete nell’immagine allegata all’articolo, è stata arrestata e accusata di abusi su minore, è stata estradata in New Jersey e non potrà muoversi fino al processo, che quasi certamente porterà a una condanna con reclusione.

Questa storia dovrebbe servire da esempio su come l’attenzione non sia mai abbastanza: seppure un atteggiamento estremamente ansioso e proibitivo sia controproducente, è sicuramente sempre meglio prestare grande attenzione ai servizi offerti dalla Rete. Xbox Live è un servizio, come altri, pensato per creare una comunità di videogiocatori appassionati e questo è un concetto molto positivo; ci sono infatti molteplici aspetti positivi nella socializzazione online e non è il certo il caso di andare in panico leggendo di questa vicenda – un po’ come avveniva diversi anni fa quando internet era una novità – pensando a quanto sia pericoloso giocare online o frequentare social network… ma certamente è consigliabile non abbassare mai la guardia e ricordare ai genitori di tenere sotto controllo quanto basta i propri figli più giovani.

Gli ambienti di aggregazione online dedicati ai videogiochi, frequentati da persone di tutte le età e anche da giovanissimi, sono potenzialmente un luogo perfetto per chi cerca di adescare bambini e pre-adolescenti, rischiando di segnare loro l’esistenza in modo permanente. Le persone conosciute online dovrebbero sempre essere considerate con la giusta cautela, ricordando che per chi ha cattive intenzioni non è difficile nascondersi dietro una maschera con un profilo falso e tante menzogne, e questo vale per Xbox Live ma ovviamente anche per PSN, Facebook e forum vari.

Anni fa i genitori si preoccupavano di istruire i figli a non dare confidenza ad adulti sconosciuti che potevano incontrare tornando da scuola o giocando al parco e il discorso non cambia, semplicemente si è evoluto e sono cambiate le modalità. Condividere un’esperienza di gioco è divertirsi è bello, ma una cosa è certa: non fidarsi è meglio.

Fonte: dailymail

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