Sarebbe dovuto essere un gioco rivoluzionario e invece non lo vedremo più: il videogioco cancellato che doveva alzare il livello dei tripla-A.
Il mondo dei videogiochi sta diventando sempre più complesso negli ultimi anni, con decisioni, annunci e improvvisi tagli che non sempre riusciamo a comprendere. Certe volte perché non abbiamo abbastanza informazioni per una lettura completa della situazione, ad esempio non sappiamo i costi e gli investimenti “nascosti” dietro la creazione di un videogioco e il suo sviluppo.

Altre volte l’amore che nutriamo verso una certa IP o un certo genere videoludico non ci permettono di leggere la situazione in modo oggettivo. Immaginate che venga annunciato un nuovo capitolo del vostro gioco preferito e dopo 3-4 anni di sviluppo in cui vi svegliavate ogni giorno sperando di vederlo improvvisamente tutto venga buttato nella spazzatura con un freddo comunicato in cui si annuncia la fine del progetto.
Altre volte invece ci sono dei giochi che sembrano avere potenziale enorme e tutte le carte in tavola per spaccare il mercato, a patto di mantenere le promesse fatte ai videogiocatori e di essere effettivamente della stessa qualità che abbiamo visto in filmati e trailer di presentazione. Ma qualcosa si blocca dietro le quinte ed ecco che quello che avremmo sicuramente classificato come una hit muore. E oggi un grande videogioco tripla-A deve essere inevitabilmente e ufficialmente seppellito, una volta per tutte.
Skalebound non tornerà più
Stiamo parlando di un gioco veramente grande, uno di quelli che tutti aspettavano con ansia e che ci è stato promesso per anni e anni: Skalebound. Un titolo annunciato per la prima volta nel lontano 2014 durante la conferenza Microsoft all’E3.

Il prodotto avrebbe dovuto metterci nei panni di Drew in un incredibile gioco action-RPG terza persona, in cui i giocatori dovevano esplorare e combattere nel mondo di Draconis. Ad accompagnarci il potente drago Thuban, che avrebbe dovuto assisterci durante tutto il gioco e di cui avremmo potuto prendere il controllo in certi fase del combattimento. Il titolo è stato in sviluppo dal 2013 al 2017, quando è stato cancellato.
Un paio di anni fa si parlava della possibilità di un ritorno e non troppo tempo fa il creatore del gioco, Hideki Kamiya, si era detto disponibile a parlare di un potenziale ritorno. Ma ora con ogni probabilità dobbiamo appendere ogni speranza al chiodo dato che proprio Kamaiya si è imbarcato in un nuovo viaggio con il proprio studio di sviluppo.
“Sarebbe andata diversamente se non avessimo avuto Microsoft come publisher? Penso di sì. Non intendo dire che se fosse stato un editore giapponese, il gioco sarebbe stato necessariamente completato”, ha rivelato Kamaiya a VGC che spiega come con un’azienda giapponese le cose sarebbero cambiate. Novità intanto sul rinvio di GTA 6.
“Le aziende giapponesi tendono ad essere più aperte alle nuove sfide e penso che le conversazioni sarebbero state più positive”, ha rivelato confermando comunque che “Il fallimento di Scalebound è stato responsabilità di PlatinumGames”. Ora tutti si sono messi questo gioco alle spalle, impegnandosi in nuove grandi avventure.





