Educazione videoludica: come un padre ha insegnato al figlio la cultura del videogioco

Durante gli ultimi dieci anni Andy Baio ha condotto un esperimento su suo figlio.
Al contempo crudele e affascinante (non poi così crudele, in verità), questo lungo e interessante esperimento si basa sulle scelte di quali titoli videoludici far giocare al bambino: al posto che acquistare giochi moderni o far scegliere a lui, infatti, Andy Baio ha deciso di ripercorrere la storia dei videogiochi in ordine cronologico – iniziando dall’anno 1979 con il titolo Galaxian.

Il figlio di Andy si chiama Eliot ed è nato nel 2004. Il bambino ha ricevuto il suo primo videogioco quando aveva quattro anni e si tratta, appunto, di Galaxian del 1979, seguito a ruota da Rally-X (1980), Bosconian (1981), Dig Dug (1982), Pac-Man (1980), Super Pac-Man (1982), Pac-Man Plus (1982) e Pac & Pal (1983).

Dopo è stato il momento della console Atari 2600, seguita da NES e SNES. L’esperimento si è concluso quando il piccolo ha iniziato a giocare titoli pubblicati intorno al suo anno di nascita come, ad esempio, Katamari Damacy e Shadow of the Colossus.

Sembra che nel tempo Eliot non solo si sia divertito, ma abbia anche sviluppato una certa abilità nel gioco, come dimostrato da alcuni tweet del padre Andy che trovate in calce all’articolo.

Eliot ha costruito grazie a questo esperimento la capacità di apprezzare i videogiochi per quello che sono, e non basandosi semplicemente sulla loro apparenza (o su quanti soldi sono stati investiti per lo sviluppo). “L’esposizione di Eliot a giochi con grafica limitata lo ha reso immune agli invitanti e iper-realistici titoli AAA che si trovano in commercio oggi” scrive Baio, che continua: “Eliot può apprezzare la grafica retro per quello che è e concentrarsi sul gameplay. La mia speranza è che questo esperimento abbia instillato in lui un certo attaccamento per giochi piccoli, strani e particolarmente intimi”.

Sembra che Andy abbia ricevuto alcune critiche sul suo esperimento, alcuni lettori lo hanno infatti accusato di obbligare Eliot a giocare contro la sua volontà. Andy smentisce senza esitazione… non succede il contrario, di solito?

Se volete leggere con calma tutto lo studio, lo trovate a questo link.

Fonte: kotaku

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