Google Cardboard – la recensione

Ultimamente si fa un gran parlare di Oculus Rift e dei suoi concorrenti, ma non tutti sanno che con pochi spiccioli e uno smartphone si può avere un buon visore 3D che poco ha da invidiare ai suddetti prodotti: stiamo parlando di Cardboard.
All’indirizzo https://cardboard.withgoogle.com/ Google ci mostra le istruzioni per costruire il nostro visore per la realtà virtuale utilizzando semplicemente del cartone, un paio di lenti, un magnete, un elastico e del velcro. Detta così fa molto McGyver, ma l’assemblaggio è piuttosto semplice in verità: dal sito è possibile scaricare il design che ci guiderà al taglio, la piega e il posizionamento dei vari componenti per la costruzione del nostro Cardboard.
Per i più pigri, come me, esistono kit già pronti al montaggio acquistabili da numerosi siti. Il più economico attualmente è reperibile a meno di 3€ su TinyDeal, io l’ho acquistato su http://www.imcardboard.com/ a 19,99$ con spedizione gratuita e tempi di consegna biblici, ma se non volete aspettare e non vi pesa spendere un po’ di più potete trovarne anche su Amazon.
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L’esperienza Cardboard non si ferma al Play Store e Chrome: grazie a Trinus Gyre potrete godervi in 3D praticamente qualsiasi gioco sul vostro PC!

Il kit si presenta come un unico foglio di semplice cartone ondulato, pre tagliato in modo da poterlo staccare senza l’uso di forbici. Le indicazioni per la piegatura sono stampate direttamente sul cartone stesso, nella parte “di scarto”, le lenti sono già inserite, il velcro già incollato e l’elastico posizionato, quindi non resta che piegare il tutto e collocare il magnete. Da istruzioni sarebbe consigliato anche un tag NFC utile ad avviare automaticamente l’app Cardboard, ma questo solitamente non è incluso nei kit economici e a mio avviso non è essenziale.
A questo punto tutto è pronto per inserire il nostro smartphone, ma non senza prima aver installato l’app fornita da Google.
Il sistema è potenzialmente compatibile con qualsiasi cellulare Android 4.1 o maggiore, ma non tutti funzionano correttamente. Nel sito ufficiale linkato a inizio articolo troverete nelle FAQ una lista di telefoni che sono stati testati.
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L’applicazione offre un’interfaccia navigabile con il solo movimento della testa: troverete una serie di icone davanti a voi che potrete evidenziare semplicemente muovendo lo sguardo verso di esse. La selezione avviene invece grazie al magnete: si trascina verso il basso l’anello di metallo e lo si rilascia (simulando il movimento della levetta nei vecchi visori stereoscopici a disco), lo smartphone interpreterà la variazione magnetica come un “click” ed avvierà la demo evidenziata. Sette sono le cose che si possono apprezzare in 3D tramite quest’app: un tour guidato della Reggia di Versailles, composto da una serie di fotosfere e una voce narrante; la visualizzazione di alcuni modelli 3D; un bellissimo cortometraggio in 3D con visuale libera; qualsiasi paesaggio di Google Earth; i video di YouTube come se fossero in un maxi-schermo; le proprie foto sfere; la Street View per le vie di Parigi.

Il sistema è potenzialmente compatibile con qualsiasi cellulare Android 4.1 o maggiore, ma non tutti funzionano correttamente.

Se questo non vi bastasse sono presenti altre dimostrazioni fruibili attraverso Chrome all’indirizzo http://vr.chromeexperiments.com/.
Girando per il Play Store si trovano anche altre app dimostrative fatte da terzi, ma nessuna particolarmente coinvolgente a mio avviso. Google ha messo a disposizione degli sviluppatori anche un apposito SDK sperimentale per creare applicazioni 3D, quindi non possiamo che sperare che in futuro qualcuno lo usi per fare qualcosa di interessante.
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L’esperienza Cardboard non si ferma al Play Store e Chrome: grazie a Trinus Gyre potrete godervi in 3D praticamente qualsiasi gioco sul vostro PC!
L’app è presente sul Play Store in versione di test, limitata a 10 minuti di gioco per sessione, o in versione completa senza limitazioni a 3,99€ e va accompagnata alla sua controparte da installare sul PC (trovate le istruzioni nella descrizione dell’app). Trinus Gyre è in grado di interfacciare il gioco con il vostro telefono tramite rete LAN, WiFi direct o USB tethering, inviandogli le immagini già predisposte per la visione 3D e ricevendo da esso gli input di movimento registrati dal giroscopio.
Se il gioco supporta nativamente la modalità 3D e l’head tracking non ci sono problemi, altrimenti dovrete accontentarvi di un finto 3D e installare Vireio per convertire i movimenti della testa in movimenti del mouse e simulare così l’head tracking.
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Non so dire se sia colpa delle lenti di plastica o del sistema in sé, ma personalmente l’ho trovato molto stancante per gli occhi.

Io purtroppo non ho potuto sperimentare nessun gioco che offrisse il pieno supporto, ma ho provato Portal 2 con 3D simulato e head tracking tramite Vireio che, forse per via dei numerosi passaggi tra app, risultava un po’ troppo scattoso. La visuale, non essendo ottimizzata specificamente per la distorsione delle lenti di Cardboard, risulta un po’ tagliata all’esterno, ma è comunque accettabile.
Parlando più in generale della qualità video bisogna tenere conto che stiamo parlando di un origami di cartone, il vero display è il telefono che userete, quindi la qualità dipende essenzialmente da quello. Io posso dirvi che con un Nexus 5 la qualità è decisamente buona, essendo la risoluzione dello schermo Full HD, seppur dimezzata risulta abbastanza godibile.
Certo, con una visione così ravvicinata non si fatica a distinguere i pixel, diciamo che il risultato non è troppo diverso da Oculus Rift DK1. La fedeltà di risposta ai movimenti della testa è ottima, si ha proprio la sensazione di guardarsi intorno e lo si può fare in tutte le direzioni. Non so dire se sia colpa delle lenti di plastica o del sistema in sè, ma personalmente l’ho trovato molto stancante per gli occhi, dopo pochi minuti ho sentito il bisogno di toglierlo, non penso riuscirei mai a farci delle serie sessioni di gioco prolungate.
In conclusione si può dire che Google Cardboard sia un esperimento interessante, non sarà forse adatto per i videogiocatori incalliti, ma già il piacere di vedere una fotosfera come se ci fossi dentro ripaga dei pochi euro che costa.

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