Cosa ci sarà nel futuro del digitale terrestre e di tutti i cittadini che possiedono una tv? Già nel corso di questa estate vedremo qualcosa di nuovo.
Sembrava che il famoso switch off si sarebbe concluso rapidamente, ma a quanto pare siamo ancora in alto mare. Nel frattempo, è arrivata un’altra novità che sta prendendo piede e che fa parte della rivoluzione del digitale terrestre nel suo complesso.
Per l’estate sono previste le prime novità che vedremo concretizzarsi solo tra qualche tempo. Ma intanto è bene sapere quello che succederà per essere preparati. C’è da capire, per esempio, quale sarà il futuro della nuova tecnologia HbbTV che sta prendendo sempre più piede proprio tra i canali che vediamo in chiaro.
Cosa succederà ora al digitale terrestre?
Tra le novità a cui ci siamo abituati con il nuovo digitale terrestre c’è la quantità di canali che sono comparsi e che sono visibili. Alcuni hanno una qualità di trasmissione superiore, altri sono fermi a una qualità di trasmissione inferiore. Ma bene o male, ci stiamo tutti avvicinando a un futuro in cui la TV sarà di certo sempre più legata ai contenuti offerti anche attraverso internet.

E qui entra in gioco la tecnologia HbbTV, ovvero la tecnologia ibrida che consente a un’emittente di avere contenuti che vengono trasmessi non solo con le modalità tradizionali attraverso i segnali che viaggiano con le antenne che conosciamo, ma anche attraverso la connessione internet che ormai è diventata un dettaglio presente nella stragrande maggioranza delle Smart TV e dei decoder.
Ma questa nuova tecnologia deve essere controllata in maniera tale che possa poi essere utilizzata in modo corretto. Da qui parte la necessità dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, l’AGCOM, di avviare un’indagine conoscitiva.
Non si tratta quindi di qualcosa che dovrà sanzionare i canali e le emittenti che funzionano con la tecnologia HbbTV, ma di un’indagine che servirà a capire come viene sfruttata ora questa tecnologia e soprattutto per fornire eventualmente un quadro di norme all’interno del quale le emittenti possano trovare il loro giusto spazio, senza infrazioni alla concorrenza e senza arrecare eventuali danni o produrre problemi ai cittadini che sono gli utenti finali anche di questa tecnologia.
Del resto, non è difficile immaginare come il futuro della TV passerà anche per il digitale terrestre, sempre di più attraverso la nuova tecnologia ibrida che consente di raggiungere con un segnale molto più chiaro e pulito anche quelle zone che, tecnicamente con le sole antenne tradizionali, non sono raggiungibili. Una tecnologia che è alla portata di mano.
Attivare trasmissioni nel formato HbbTV consente poi di risparmiare denaro perché non occorre cercare accordi né installare nuove antenne. L’indagine di AGCOM andrà avanti per 120 giorni, il che significa che ne riparleremo alla fine dell’estate. L’agenzia si è infatti data quattro mesi di tempo per guardare da vicino ciò che sta succedendo e ciò che potrebbe succedere nel panorama del digitale terrestre.