GTA 6 diverso da ogni altro titolo uscito di recente sul mercato: tutto perché Rockstar ha preso una decisione particolare oltre 21 anni fa.
L’attesa per l’arrivo sul mercato di GTA 6 è sempre più palpabile. In questo momento, a settembre, avremmo già dovuto avere grossi video con tanto gameplay, tanti dettagli in merito ai personaggi e alla storia del gioco, degli approfondimenti su che tipo di libertà sono date al giocatore e tutti i punti di rottura e di continuità che esistono con un passato glorioso.

Sappiamo tutti ora che per GTA 6 bisognerà aspettare a anche parecchio, precisamente fino al lontano 26 maggio 2026. Rockstar si è presa praticamente un altro anno per lavorare al meglio su questo prodotto, comprensibilmente, dato che arrivare al day one con un prodotto così importante, atteso, idolatrato e con una potenza enorme sull’intero mercato che non funziona, non si avvia bene e crasha continuamente sarebbe stato devastante.
CDPR ancora paga lo scotto di un Cyberpunk 2077 che potremmo definire quantomeno problematico. Per Rockstar e i suoi investitori vivere una situazione simile per quello che potrebbe essere il gioco più costoso e forse anche il più venduto della storia sarebbe durissima e sicuramente tante teste inizierebbero a rotolare. Ma sia Take-Two che Rockstar sono più intelligenti di così e non è la prima scelta intelligente fatta per il futuro.
GTA 6 e il segreto di Rockstar datato 2004
Fino ad allora potremo comunque vedere tantissimi giochi interessanti e speciali, particolari, con store indimenticabili e si spera gameplay davvero eccezionali. Anche se ultimamente in tanti lamentano del fatto che molti giochi stiano finendo inevitabilmente per somigliarsi sotto diversi punti di vista e uno dei motivi principali è il motore grafico.

Tantissimi dei giochi che sono usciti negli ultimi anni e che continueranno a uscire nel futuro fanno utilizzo di Unreal Engine di Epic Games, un motore grafico eccezionale se utilizzato bene. Ma Unreal Engine 5 sta un po’ deludendo, soprattutto su console, dove problemi di ottimizzazione, tempi stretti di sviluppo dei giochi e risultati simili per diversi titoli vengono spesso sottolineati da chi parla di un appiattimento di tutta l’offerta.
Il problema però non si presenterà per il prossimo GTA 6. Infatti anche per il prossimo grande open world a tema criminale Rockstar ha deciso di continuare con una strada ben delineata e iniziata nel lontanissimo 2004. Infatti il gigante americano ha sempre lavorato in un modo particolare, come si comprende in questo schema.
Titolo (Anno) – Motore grafico usato – Piattaforme
- GTA (1997) – Race’n’Chase Engine – PC, PS1
- GTA 2 (1999) – Race’n’Chase Engine – PC, PS1
- GTA III (2001) – RenderWare – PS2, Xbox, PC
- GTA Vice City (2002) – RenderWare – PS2, Xbox, PC
- GTA San Andreas (2004) – RenderWare – PS2, Xbox, PC
- GTA IV (2008) – RAGE – PS3, Xbox 360, PC
- GTA V (2013) – RAGE evoluto – PS3, Xbox 360, PS4, Xbox One, PC, PS5, Xbox Series X/S
Con i primi GTA sono state utilizzate soluzioni ibride e non molto complesse. Nel 2004 dopo GTA SA l’azienda decise di lavorare al proprio motore grafico per snellire lo sviluppo e ottimizzare i giochi. Nasce così il RAGE, acronimo di Rockstar Advanced Game Engine. Ricordiamo intanto che oggi ci sono ben 11 videogiochi gratis per te.
Quattro anni dopo lo abbiamo visto in tutto il suo splendore in GTA IV, poi nel 2013 in GTA V e lo vedremo potenziato nel 2026 su GTA 6. Rockstar continua per la sua strada, vedremo se la scelta pagherà o meno.





