Se vi dicono che giocare ai videogiochi è da bambini, rispondete che c’è ora la prova scientifica che semplicemente i videogiocatori invecchiano più lentamente.
I videogiochi sono un passatempo che possono darci grandissime soddisfazioni. Ma che ne pensereste se vi dicessimo che in realtà con i videogiochi, con alcuni videogiochi in particolare, il vostro cervello invecchia più lentamente rispetto a quelli che vi guardano storto quando tirate fuori il pad?

Secondo un nuovo studio, infatti, ci sono alcune tipologie di videogiochi e di attività che permettono al cervello di rimanere vigile e reattivo più a lungo rispetto all’età anagrafica che si dovrebbe avere. La prossima volta che qualcuno vi dice che siete infantili perché state giocando ai videogiochi, voi rispondete che in realtà state allenando i vostri neuroni e che l’età anagrafica per voi è solo un numero che non significa nulla.
Questi videogiocatori invecchiano meno, ci sono le prove
Con i progressi della scienza medica è chiaro che le nostre aspettative di vita adesso sono di gran lunga superiori alle aspettative di vita di appena un paio di generazioni fa. Vedremo, probabilmente, sempre più soggetti sia uomini sia donne, raggiungere e superare con crescente facilità la boa dei 90 anni e anche dei 100 anni. Ma arrivare alle 100 candeline in salute, con la mente sveglia e attiva, è qualcosa su cui occorre cominciare a lavorare forse da subito.

Qualcosa che potete fare per coccolare i vostri neuroni è per esempio giocare con quei videogiochi che offrono proprio delle piccole sfide quotidiane per il cervello. Se avete mai posseduto una console Nintendo probabilmente vi siete imbattuti nel famoso Brain Training del Dottor Kawashima. Una serie di videogiochi che di certo non erano videogiochi adatti ai più piccoli ma che invece erano proprio pensati forse per un pubblico già adulto e maturo.
Ora c’è un nuovo studio scientifico condotto su una novantina di soggetti di circa 72 anni cui è stato chiesto di passare mezz’ora al giorno con videogiochi del tutto simili agli allenamenti di Brain Training. Doom funziona lo stesso?
Il risultato è che con questo tipo di esercizio mentale si è verificato un aumento di circa il 2,3% dell’attività dell’acetilcolina, che è un composto chimico che nel cervello è responsabile della memoria e dell’attenzione.
Anche se la percentuale vi sembra piccola, gli scienziati calcolano che questo numero basta per togliere 10 anni al fisiologico e per certi versi ineluttabile declino cerebrale legato all’età.
Ovviamente non stiamo parlando di un gioco che può farvi smettere di invecchiare, ma è la dimostrazione che alcune tipologie di videogiochi possono effettivamente dare un piccolo boost all’attività mentale perché mantengono attive quelle connessioni neurali che invece, capita, con il passare dell’età si tende a non stuzzicare più come si dovrebbe.
Non è dato sapere se questo aumento dell’attività dell’acetilcolina possa essere ottenuto anche con altre tipologie di videogiochi. Se qualcuno mai decidesse di fare uno studio per esempio con Elden Ring saremmo curiosi.





