Il rapporto di Oculus Rift con la pornografia

In passato avevamo spiegato come Oculus non si opporrà allo sviluppo di applicazioni pornografiche per la realtà virtuale, ma oggi ci sono alcune precisazioni su questo aspetto. Ben Kuchera di Polygon ha avuto modo di fare una chiaccherata con  Nate Mitchell di Oculus VR, chiedendogli di spiegare meglio la situazione. A quanto pare, la risposta non è così scontata come potrebbe sembrare. “Noi abbiamo deciso di non consentire la pubblicazione di app pornografiche sul nostro store. Abbiamo deciso di adottare la tolleranza zero sotto questo profilo” – dice Nate. Dato che l’SDK è Open Source, però, non sarà possibile proibire a terzi di pubblicare titoli anche espliciti: l’importante è che non siano veicolati tramite lo store ufficiale. Praticamente, un approccio che permette di salvare capra e cavoli, dando un’immagine pulita di sé sullo store ufficiale, senza però proibire ufficialmente il porno che, come sappiamo, può essere un ottimo incentivo alle vendite.

Fonte: Polygon

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