La situazione dell’industria videoludica è sempre più complicata: ora gli studi di sviluppo accusano direttamente le banche e gli istituti di pagamento.
Gli ultimi giorni sono stati durissimi per il mondo dei videogiochi con tantissimi prodotti che improvvisamente e in modo assai arbitrario sono spariti del nulla. Una di cui vi abbiamo già raccontato ampiamente, spiegando come tantissimi giocatori abbiano improvvisamente visto dozzine e dozzine di titoli a cui erano interessati venire eliminati dai vari store, come fossero stati tutti cancellati.

Questo strambo fenomeno ha prima colpito Steam, che ha visto un numero enorme di videogiochi cancellati dallo store ufficiale, e poi altre realtà, come l’enorme piattaforma di titoli indie Itch.io, che è stata l’ultima in ordine cronologica a essere protagonista di tantissime sparizioni improvvise.
Come vi abbiamo riportato negli ultimi giorni c’è una ragione dietro questa situazione sconvolgente e preoccupante. Ovvero la decisione da parte di banche e istituti di pagamento di tagliare ogni cooperazione con piattaforme in cui è possibile acquistare contenuti per adulti ritenuti problematici e controversi, accuse mosse a tanti giochi che erano presenti su queste enorme piattaforme.
Come gli istituti di pagamento stanno muovendo l’industria dei videogiochi
Finalmente dopo che i grandi store si sono sottomessi inevitabilmente e immediatamente a queste pressioni esterne, con banche e istituti di pagamento che hanno minacciato di bloccare subito le transazioni e quindi abbandonare completamente il loro supporto a queste piattaforme, causando danni economici incalcolabili, ecco che qualcuno ha alzato la testa.

In particolare lo ha fatto l’International Game Developers Association (IGDA), un organismo internazionale che con un lungo comunicato ha voluto per prima chiarire la propria posizione e soprattutto definirsi “seriamente allarmata dalla recente ondata di delisting, deindicizzazione e interruzione dei pagamenti di titoli a tema per adulti”, si legge.
Tra i vari punti critici c’è senza dubbio il fatto che “queste azioni sono state prese senza alcuna comunicazione e hanno danneggiato in modo sproporzionato gli sviluppatori”, affermano. E in particolare gli sviluppatori che producono contenuti legali e accettati, che sono stati colpiti senza motivo da questa decisione così repentina e improvvisa.
Viene ricordato come con questo precedente che vede i fornitori di servizi di pagamento “come Visa, Mastercard e altri” poter facilmente e senza problemi “minacciare di rifiutare i servizi di elaborazione dei pagamenti alle piattaforme” è molto preoccupante. Ricordiamo intanto una bella sorpresa per i giocatori PS5.
Questo perché ne consegue stando alla IGDA che adesso “Le istituzioni finanziarie stanno influenzando le storie che possono essere raccontate e vendute nei giochi, con una trasparenza e una responsabilità pubblica minime”.





