Ora l’intelligenza artificiale ci parla con la nostra voce

Riccardo Luna è un giornalista di Repubblica che ha deciso di raccontare la sua esperienza con la società di intelligenza artificiale Matedub e con la versione sintetica della sua voce.

Ora l'inteligenza artificiale ci parla con la nostra voce
Ora l’intelligenza artificiale ci parla con la nostra voce (foto: pixabay)

Il giornalista Riccardo Luna ha raccontato la sua esperienza con l’intelligenza artificiale della società Matedub, che è in grado di ricreare una copia praticamente perfetta della voce umana.

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Ora l'inteligenza artificiale ci parla con la nostra voce
Ora l’intelligenza artificiale ci parla con la nostra voce (foto: pixabay)

Il racconto del giornalista parte da una sua vicenda personale. Riccardo Luna, infatti, racconta di essersi dovuto operare alle corde vocali a causa di un piccolo problema legato allo sforzo di parlare per lunghe ore consecutivamente. Prima dell’intervento ha deciso di creare una copia virtuale della propria voce. E una prima domanda che ci è venuta in mente è stato: perchè?

Dall’articolo di Repubblica che racconta la vicenda leggiamo allora il motivo di questa esperienza “per esplorare una delle frontiere dove umano e tecnologico si confondono fino a diventare indistinguibili“. E in effetti, come racconta Luna, l’esperienza con Matedub gli ha permesso di crearsi una copia praticamente perfetta della propria voce.

Matedub è una startup in fase di lancio di Marco Trombetti, quello stesso Marco Trombetti che ha affondato Translated, una potentissima piattaforma che aiuta i traduttori professionisti a migliorare ulteriormente i risultati delle traduzioni. Lo scopo di Matedub, e vi lasciamo qui il link al sito ufficiale, è quello di migliorare il doppiaggio.

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Quando abbiamo letto l’articolo di Luna e la sua esperienza con la propria voce virtuale, il nostro primo pensiero sono state le applicazioni dell’intelligenza artificiale in generale, e in particolare la capacità di apprendimento che dimostra, ai videogiochi. Immaginate, in un futuro neanche troppo lontano, un videogioco in cui la IA è in grado di crearvi ad ogni partita l’ambiente di gioco ideale con il giusto livello di difficoltà, il giusto livello di nemici, dialoghi improvvisati sempre nuovi e con personaggi che assomiglino sempre di più a persone reali. Come direbbe qualcuno: Sky’s the limit.

E sempre l’articolo di Luna ci ha fatto tornare in mente una cosa divertente e allo stesso tempo agghiacciante ma anche intrigante che è apparsa in Rete non troppo tempo fa: un deepfake con Eminem e Kayne West che cantano una canzone femminista. Lo trovate a fondo pagina.

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