Perché pare sempre che le bollette in Italia siano più care che altrove? Perché a conti fatti è davvero così. Il confronto con i vicini Francia e Spagna è illuminante.
Le bollette che paghiamo nel nostro paese sono di certo piuttosto salate. Ma se volete angustiarvi ancora di più, sappiate che, conti alla mano, paghiamo di più di quanto non facciano per esempio i nostri vicini di confine, i francesi, o quelli che consideriamo nostri cugini, gli spagnoli.

Ecco quello che pesa sulle nostre tasche e che invece a quanto pare non è presente in questi altri paesi europei. Peccato che, a differenza di altre cose, non si possa avere la bolletta di un altro paese.
Le bollette in Italia sono molto più care di quello che avreste immaginato
Quando si è in cerca di un nuovo fornitore di energia elettrica e di gas, quello che si tenta di fare è chiaramente andare verso le offerte economicamente più vantaggiose. Ma c’è un limite al di sotto del quale non sembra possibile andare. Anche perché, all’interno delle bollette, come pure succede con gli altri prodotti che vengono venduti in Italia, una parte del prezzo è stabilita dallo Stato perché è composta da tasse e tariffe aggiuntive.

Purtroppo, proprio per questo motivo, per esempio le bollette che si pagano nel nostro paese sono molto più care rispetto a quelle dei paesi a noi vicini come Francia e Spagna.
Andando a guardare effettivamente il costo per esempio di un chilowattora di energia elettrica, il prezzo medio in Italia è secondo solo a quello che si paga in Germania, mentre risulta di gran lunga superiore a quello della media dell’area euro. In Italia un chilowattora costa 35,70 centesimi di euro, mentre la media Europea è 25,92 centesimi.
Questo prezzo è comprensivo di tutti gli oneri e, anche se si va a guardare solo al costo dell’energia, ci si trova con un prezzo che è comunque più alto: siamo a 25,92 centesimi contro 22,73 centesimi, che è la media Europea. Con alcuni paesi, come per esempio la Spagna, siamo quasi a 10 centesimi in più: in Spagna l’energia infatti costa 26,26 centesimi al chilowattora. E sono proprio, come dicevamo, le tasse e gli oneri fiscali a far crescere il costo finale dell’energia.
Stesso discorso per il gas, con l’Italia che in questo caso è sfortunata medaglia di bronzo sotto Paesi Bassi e Portogallo, con una media che è comunque superiore al prezzo medio. Per risparmiare occorre fare di tutto.
E paradossalmente, a pagare di più sono proprio i consumatori più piccoli, ovvero le famiglie. Solo per chi consuma grandissime quantità di gas e di energia ha visto il prezzo medio scendere di quasi il 5%. Per il gas, e di riflesso quindi anche per l’energia elettrica prodotta a partire dal gas, il problema non sono soltanto gli sconti da parte del governo che ora non sono più attivi, ma anche il fatto che è cresciuta la componente fiscale sul gas, arrivata a 3,2 centesimi di euro per chilowattora all’anno.





