Lo stanno descrivendo come il nuovo Sekiro: è un gioco incredibile

Se avessimo un nuovo Sekiro, è molto probabile che sarebbe questo gioco qui. È perfetto sotto tutti i punti di vista con in più una punta nostalgica.

Tra le serie, forse un po’ meno battute, tra quelle prodotte da FromSoftware c’è Sekiro. Un viaggio nel Giappone del passato che ha lasciato comunque un segno in chi lo ha giocato. Un nuovo titolo arriva però adesso da un team di sviluppo che non ti aspetti.

scena del nuovo onimusha con demone e donna
Lo stanno descrivendo come il nuovo Sekiro: è un gioco incredibile – videogiochi.com

Ma che a quanto pare potrebbe essere effettivamente considerato come un erede spirituale del gioco FromSoftware. Un gioco esteticamente molto sontuoso, con una storia profonda, combattimenti brutali e un mix molto affascinante tra i capitoli precedenti della saga e quello che adesso è considerato lo standard.

Se non sapessimo che non è il sequel di Sekiro, non ci crederemmo

Anche se FromSoftware è soprattutto famosa per la saga di The Helden Ring, ormai è chiaro che nella sua lunga storia ha provato diverse storie: tra queste quella della lunga vendetta che si snoda dentro Sekiro. Ma non c’è solo il prodotto FromSoftware per gli amanti del Giappone feudale.

musashi dentro il nuovo onimusha
Se non sapessimo che non è il sequel di Sekiro, non ci crederemmo – videogiochi.com

All’inizio degli anni 2000 uscì infatti un gioco Capcom molto ispirato a Resident Evil ma ambientato nel periodo più famoso del Paese del Sol Levante: quella serie era Onimusha che vide, in un capitolo, anche un personaggio con le fattezze di Jean Reno.

L’ultimo gioco pareva essere quello uscito nel 2010 per Wii sotto forma di crossover che a sua volta arrivava a quattro anni di distanza dall’ultimo gioco uscito per PS2, Onimusha Dawn of Dreams. Adesso siamo pronti invece per un nuovo gioco, trascinato nel 2025 per quello che riguarda l’aspetto estetico ma con ancora diversi elementi che hanno reso il gioco dell’epoca PS2 un piccolo capolavoro.

L’ambientazione è la magica città di Kyoto in cui arriva Miyamoto Musashi alle prese con un’infestazione demoniaca. Un po’ come la doppia spada di Geralt, Musashi è dotato di un’arma per attaccare o difendersi dai nemici umani e un’arma per attaccare o difendersi e in ultima battuta cancellare i nemici ultraterreni.

Da quello che finora si è visto, mescolando lo stile degli anime (tra l’altro Onimusha ha un suo anime e ora ce l’ha anche Sekiro), il mix che Capcom sta portando avanti con Way of the Sword è un gioco ambizioso, che vuole allo stesso tempo combattere ad armi pari con i titoli del presente e dare comunque ai fan storici della serie la sensazione di trovarsi ancora in quel mondo.

Senza finire con il sembrare l’ennesimo mezzo clone dei giochi FromSoftware. Gli elementi che lo fanno per certi versi assomigliare a Sekiro o agli altri titoli soulslike, che sono il punto di riferimento per tutti, vengono modificati per essere compatibili con quello che è lo spirito reale di questo gioco. Un festival delle combinazioni acrobatiche come ai tempi di Devil May Cry.

Gestione cookie