Aggiornamenti preoccupanti per il mercato del gaming e i tantissimi appassionati che ogni giorno vogliono vivere grandi avventure: Roblox è stato vietato.
Il potere dei videogiochi sta diventando sempre più netto ed evidente, con il nostro pianeta che ormai conta milioni e milioni di appassionati. CI sono tanti generi, tantissimi titoli e una miriade di possibilità per alimentare questa passione per il gaming. Si può giocare da soli o in compagnia, in modo collaborativo o competitivo, per raggiungere grandi traguardi o solo per rilassarsi un’oretta.

L’industria del videogioco oggi è tra le più grandi e importanti del pianeta e infatti muove più denaro di quella della musica e del cinema messe insieme. Un risultato gigantesco, impensabile anche solo 20-30 anni fa, e che certifica come oggigiorno il gaming sia qualcosa di estremamente pop e anche di sdoganato rispetto a quanto succedeva ai suoi albori, quando era un’esperienza di nicchia e neanche vista troppo positivamente.
Proprio perché estremamente diffusi soprattutto tra le fasce di popolazione più giovani, però, ecco che i videogiochi sono anche costantemente nel mirino di politici, moralisti e complottisti quando c’è bisogno di giustificare episodi orribili come la violenza tra ragazzini, sparatorie nelle scuole o anche solo comportamenti che esulino dalle dogmatiche regole incise nella mente dei più conservatori. E per questo ora in tanti non potranno più giocare Roblox.
Perché Roblox non sarà più disponibile per milioni di giocatori?
Come sappiamo Roblox è uno dei titoli più grandi e famosi del mondo, una sorta di Minecraft che con le sue migliaia di esperienze, mondi, modalità e regole permette di creare tanti videogiochi unici. Dai contest di moda alle battaglie storiche, dai simulatori di fattoria a combattimenti nel ring. E’ possibile trovare di tutto su Roblox, secondo qualcuno anche troppo.

Un recente rapporto pubblicato da Reuters, infatti, annuncia che la Russia abbia deciso di bloccare Roblox nel suo territorio nazionale. L’autorità di controllo delle comunicazioni del Paese, Roskomnadzor, ha accusato gli sviluppatori di distribuire materiale estremista e “propaganda LGBT” tra i giovani.
Non solo, l’agenzia ha accusato il videogioco di essere “pieno di contenuti inappropriati che possono avere un impatto negativo sullo sviluppo spirituale e morale dei bambini“. Qui intanto come Fortnite potrebbe darci un Kill Bill Volume 3.
Da oggi tutti i videogiocatori che abitano nel territorio governato da Putin e dalla sua amministrazione non potranno più accedere al titolo. L’ennesima pessima notizia per un popolo che sta vivendo anni molto duri.





