Un ripensamento ed ecco che poco dopo due videogiochi sono stati cancellati e tanti lavoratori tagliati: la situazione tragica del mercato.
Sono ormai anni che ci raccontiamo come l’industria dei videogiochi sia in un momento assolutamente critico e preoccupante, che non lascia molto spazio a dubbi o ripensamenti. In particolare dopo la crisi dovuta al Covid-19, un periodo tragico per tanti aspetti, ma di crescita enorme per il mondo tech, dello streaming e ovviamente anche dei videogiochi.
Un periodo, gli anni del lockdown, in cui tutti hanno fatto investimenti titanici, assunzioni in massa e finanziato progetti a destra e a manca, convinti che la crescita sarebbe stata continua, stabile, infinita. Cosa non solo impossibile, ma anche sciocca. E quando tutto è tornato alla normalità ecco che l’industria dei videogiochi si è trovata in un momento delicatissimo.
Troppe assunzioni ora impossibili da giustificare, entrate scese nettamente, numero di utenti a picco, calo delle vendite. E ancora progetti iniziati anni prima che ora arrivavano su un mercato diverso, con trend che si accendono e spengono mentre i grandi studi tripla-A ancora stanno lavorando alle parti fondamentali del videogioco che quel trend avrebbe dovuto cavalcarlo e dominarlo. E oggi ci sono altre brutte notizie per tutti.
Due videogiochi cancellati: il fatto gravissimo
Nelle ultime ore è stato condiviso un drammatico comunicato che annuncia la morte di due progetti grossi e che almeno sulla carta sembravano avere del potenziale. “La sospensione del progetto Gemini è una conseguenza del fatto che l’Editore non ci ha presentato una bozza della successiva clausola aggiuntiva al Contratto di Pubblicazione (…) e della mancanza di comunicazioni da parte dell’Editore“, ha scritto in una nota People Can Fly.
L’attacco è verso Square Enix, per cui lo studio stava sviluppando un grosso videogioco che ora non vedremo mai, pare, a causa di un ripensamento di questo grosso publisher che, stando a quanto scritto, avrebbe smesso di comunicare del tutto.
Non solo però. “Il progetto Bifrost è stato sospeso a causa di quanto sopra e dell’analisi del flusso di entrate del gruppo, che ha mostrato la mancanza di prospettive per garantire le risorse organizzative e i fondi necessari“, continua il comunicato dello studio.
Quindi People Can Fly avrebbe cancellato due giochi in sviluppo e licenziato decine di persone in seguito a un dietrofront che avrebbe fatto Square Enix, con conseguente mancanza di fondi e di progettualità per lo studio che ha dovuto chiudere i rubinetti. Una situazione drammatica a dir poco. Ricordiamo in tanto che c’è un nuovo enorme gioco gratis oggi.
Square non ha fatto comunicazioni ma comunque la dinamica è un fatto secondario: quello che conta è che dei progetti sono morti e degli sviluppatori sono stati mandati a casa per degli errori di valutazione dei piani alti.